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GERMANIAAriel e l'88 neonazista

09.05.14 - 20:51
Polemiche per il fustino detersivo della Procter & Gamble
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Ariel e l'88 neonazista
Polemiche per il fustino detersivo della Procter & Gamble

BERLINO - Un detersivo che inneggia a Hitler? Non è proprio così, ma il dubbio c'era e alla fine la multinazionale Procter & Gamble ha dovuto fare un passo indietro, prendendo le distanze da una campagna promozionale davvero scivolosa, anche se ovviamente involontaria. In Germania ha suscitato reazioni irritate - ma anche molte ilarità sulla rete - la pubblicità con cui la nota marca di detersivi Ariel annunciava l'aumento della quantità di prodotto nei suoi fustini.

Il fustino in formato convenienza porta la maglia bianca della nazionale tedesca, con la scritta Ariel in maiuscolo, a ricordare quella che indica il nome dei giocatori.

Ma a lettere cubitali il fustino indossa la maglia numero 88 (83 + 5 lavaggi gratis), in nero sulla maglia immacolata. Solo che 88 è anche il numero usato dai neonazisti in rete per inneggiare al Fuehrer: l'ottava lettera dell'alfabeto, la H, ripetuta due volte per Heil Hitler.

La gaffe non è passata inosservata, scatenando una selva di commenti sulla rete (dove Ariel è ne frattempo diventato Arier, cioè ariano) ripresa dalla stampa tedesca, Spiegel e Bild in testa. "Volevamo fare pubblicità per l'83+5, cinque lavaggi gratuiti in più rispetto alla solita quantità contenuta nei fustini", spiega una portavoce citata dal tabloid Bild: "La campagna è stata pensata da un team multiculturale, che evidentemente non aveva quell'intenzione". Potreste pensare, ha aggiunto, "che l'azienda sia stata sciocca e ingenua", ma non c'è certamente alcuna vicinanza con il neonazismo.

Dal 5 maggio scorso, ha riferito la stessa portavoce, i fustini con la controversa pubblicità, un'edizione speciale in vista dei mondiali in Brasile, non sono più stati consegnati. Lo stop alla promozione, ha precisato la multinazionale, non ha comunque prodotto danni economici.

 

ATS

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