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PRO JUVENTUTEOgni giovane è un nostro figlio

18.09.14 - 06:00
Ognuno è chiamato a fare la propria parte, poiché tutti i ragazzi che incontriamo per strada sono nostri figli
Ogni giovane è un nostro figlio
Ognuno è chiamato a fare la propria parte, poiché tutti i ragazzi che incontriamo per strada sono nostri figli

In verità, educare dei bambini e dei giovani non è difficile. In un certo senso, fa parte della natura delle cose prendersi cura dei propri cuccioli. Lo fa ogni comunità, indipendentemente dal proprio grado di evoluzione. Cosa spinge un adulto a prendersi cura del proprio piccolo? L'amore materno o paterno, o, comunque, un legame di tipo familiare. Oppure, ancora, una relazione di tipo sociale, dove gli adulti si prendono cura, collettivamente, dei più piccini, prendendoli con sé e iniziando con loro quel percorso che, pian piano e con pazienza, li condurrà ad una vita adulta, indipendente e carica di responsabilità e significato.

Ora, oggi a volte sembra che si fatichi un pochettino a riconoscere la necessità di prendersi cura dei più giovani. Sembra che i ragazzi, magari, siano difficili, che malgrado l'impegno in loro profuso, se ne freghino e tirino per la loro strada, che non gli importi di quanto si vuol fare con loro, e via dicendo. È vero… A volte è difficile mantenere l'entusiasmo poiché le frustrazioni sono frequenti in chi si occupa di bambini e giovani (e ognuno di noi dovrebbe occuparsi di loro…). Ma le soddisfazioni sono ancora più grandi.

Non è forse fonte di immensa realizzazione poter condividere delle esperienze formative e legate magari anche alla crescita, con dei bambini e con dei giovani? Sapere di aver fatto il proprio dovere in materia di educazione dei giovani appartenenti alla propria collettività o comunità è sicuramente, per noi adulti, fonte di piacere e di appagamento. In questo senso ognuno è chiamato a fare la propria parte, ciascuno secondo le proprie possibilità, poiché tutti i ragazzi che incontriamo per la strada sono nostri figli. 

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