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Anche l'altruismo è un valore che si può insegnare.
Una conoscente mi faceva notare quanto, a suo dire, i ragazzi oggi siano egoisti e non si preoccupino degli altri: "Ai ragazzi non frega niente degli altri fino a quando non vengono toccati personalmente da qualcosa di brutto". E' vero che l'impressione può essere questa, solo a prima vista, però. Mi chiedo, quindi: è poi veramente così? E se è così, a chi o a cosa imputare questa forma di egoismo? Sappiamo bene che essere altruisti è fondamentale anche perché il rapportarsi agli altri in maniera positiva (cioè, in questo senso, altruista) contribuisce a consolidare un profilo di personalità solido ed equilibrato, profilo dotato, in questo senso, anche di empatia e di capacità di relazione con l'altro-da-sè.
Se a noi oggi i ragazzi sembrano egoisti è probabilmente perché vedono e riconoscono in molti adulti (non tutti, s'intende) dei modi di pensare e di fare che tradiscono forme di egoismo condito in varie salse. Un cattivo concetto di competitività (per altro necessaria) dove la "morte tua" è necessaria alla "vita mia", o una scarsa autostima, o, ancora, una mancanza di chiarezza verso sé stessi che non consente di sapere quello che si vuole o il non saper riconoscere il valore della vita, anche quella degli altri, sono solo alcuni esempi… Tanti piccoli aspetti della personalità di alcuni adulti i quali, se mal gestiti, diventano pessimi esempi per i ragazzi. I giovani diventano egoisti nella misura in cui noi non insegnamo loro il valore della realzione con le persone, il valore del sorriso, il valore del prendersi cura degli altri.
Ma, se le cose stanno così, siamo noi adulti a dover reimparare a non essere egoisti.