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PRO JUVENTUTELe domande "scomode" dei bimbi che fanno riflettere

28.07.16 - 07:00
A noi adulti la responsabilità di dare delle risposte serie e convincenti
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Le domande "scomode" dei bimbi che fanno riflettere
A noi adulti la responsabilità di dare delle risposte serie e convincenti

«Cos’è precisamente quello che fai? Perché lo fai, e cosa ti proponi di ottenere facendo ciò che fai?» Queste domande – magari con tante altre – molti adulti se le sono sentite porre. Alcuni ci riflettono anche su e, forse, ne parlano con qualcuno. Credo che non siano però moltissimi coloro che spiegano ciò che fanno ai loro bambini e ai giovani che stanno loro attorno quando questi ultimi li incalzano con delle domande tipo quelle appena formulate.

Le risposte alle questioni sopra poste sembrano immediate, e facili: faccio questo o quello, lo faccio perché mi piace e spero di ottenere questo e quest’altro. Punto. Ma poi, se si ha a che fare con i bambini, la domanda che arriva subito dopo è fatale ed è come una spina nel fianco: «Perché?» Beh… rispondere a questa domanda, che altro non è che la domanda generata dalla nostra prima risposta, non è sempre facile. Lo è ancora meno rispondere a quella ancora successiva, e via dicendo. È praticamente certo: se un pupo è sveglio, curioso, intrigato da quanto gli succede attorno i “perché” fioccano l’uno dopo l’altro.

A noi adulti la responsabilità di dare delle risposte serie e convincenti, poiché se non ci prendiamo la cura (e il tempo) per pensare bene a che dire, lo scontro continua.

Ma queste battaglie sono dei veri e propri regali del cielo. Proviamo ad immaginarci una gioventù muta, incapace di provare curiosità, bambini afoni, immobili, pallidi dentro… E pensiamo che domani, quei bambini divenuti adulti, si prenderanno cura di noi e de nostro ambiente. Lasciamo quindi i bambini e la gioventù in generale provare, osare, questionare, sbagliare, sperimentare, e prendiamoci la responsabilità, noi adulti, di dare – nei fatti e non solo nelle parole – delle risposte concrete e convincenti alle loro domande.

 

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