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PRO JUVENTUTELitigando s'impara

09.06.16 - 06:00
Ci si confronta con la propria rabbia e la propria forza
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Litigando s'impara
Ci si confronta con la propria rabbia e la propria forza

Alcuni giorni fa, un noto periodico della Svizzera italiana riportava un importante articolo attraverso il quale si invita l’adulto a riflettere sull’importanza che ha la funzione del litigio in educazione. Certo, perché tutti abbiamo imparato un sacco di cose attraverso le litigate, e anche molto animate (dove si è bellamente venuti alle mani), litigate che da ragazzini hanno contraddistinto la nostra crescita. Ed oggi? Sembrerebbe quasi che il litigare sia diventato un atto di cui vergognarsi e di cui arrossire.

Dimenticando, però, che attraverso il litigio si impara davvero molto, come confrontarsi – tanto per dirne una – con la propria rabbia e, magari anche, come usare la forza che si possiede. Sembra che i bambini e i giovani, oggi, siano immersi in un mare di violenza, ed è anche probabilmente così, se si guarda cosa ci succede attorno. Ma confondere la capacità di usare la forza, ed il suo saggio uso (perché possiamo anche parlare di forza di carattere, di forza delle convinzioni, di forza fisica per superare delle imponenti difficoltà, tanto per fare alcuni esempi) e confonderla con la violenza significa negare ai bambini e ai giovani delle importantissime occasioni di esperienza. Ben venga quindi l’educazione all’uso della forza: per gestirla, per saperla controllare, per servirsene a scopi pacifici e altro ancora.

 

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