Bisogna aiutare i giovani a capire quali sono le conseguenze di alcuni gesti apparentemente innocenti
È notizia di questi giorni che sulla rete è stata pubblicata una serie di fotografie che ritraggono – immagino: tra le altre cose - delle ragazze in atteggiamenti che si possono definire privati, o, comunque, non convenienti per una pubblica visione. Questa storia si sta ripetendo con una certa frequenza; ciò non toglie, però, che gli effetti di tali derive, seppur – appunto – frequenti, siano estremamente gravi e penalizzanti nello sviluppo di profili di personalità dei giovani in oggetto. Anche qui si parla di fotografie, e di incapacità di alcuni giovani di prevedere gli effetti indesiderati di una loro pubblicazione sul web. Proviamo allora a fare così. Questa sera, magari dopo cena, prendiamo alcune fotografie di famiglia, diciamo una quindicina. Scegliamole di tutti i tipi e con tutti i soggetti e mettiamole sul tavolo. Poi prendiamone una e chiediamoci che effetto avrebbe se, quella foto, fosse stampata ed incollata dietro a tutti gli autobus che circolano per la nostra città. Ripetiamo questa procedura per le altre fotografie…
Facciamo questo esercizio con i nostri ragazzi, facendo vedere loro come si possa traslare nella realtà reale quello che inizialmente, magari, è stato concepito e realizzato solo per la realtà virtuale. Scopriremo che questo è possibile e che ai giovani, se li si pone nelle condizioni di ragionare un po' a fondo su quello che fanno, queste attività piacciono e che gli stessi le ritengono utili.