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PRO JUVENTUTEOgni cosa a suo tempo

24.09.15 - 18:47
Siamo stati bravi interlocutori? Risponderà la vita, ma nel frattempo ricordiamoci di ringraziare
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Ogni cosa a suo tempo
Siamo stati bravi interlocutori? Risponderà la vita, ma nel frattempo ricordiamoci di ringraziare
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Un vecchio adagio recita che c'è un tempo per ogni cosa… Basta non aver fretta e tutto trova la sua collocazione, quasi naturalmente. In educazione questa massima può essere molto utile, anche quando si tratta di prendere coscienza che una fase della vita (magari quella della giovane adultità, se così la si può chiamare) si è conclusa, e ne inizia un'altra. Lasciare andare i nostri ragazzi, quando questi se la sentono di fare un passo importante come quello di partire dal luogo che li ha visti protagonisti negli anni della crescita, non è sempre cosa facile. Le separazioni, però, sono anche un moltiplicarsi e non necessariamente un impoverimento di esperienze. E siamo, come persone adulte, alla prova del nove: abbiamo assunto fino in fondo il nostro ruolo educativo? Siamo stati – all'interno della relazione con i nostri ragazzi – interlocutori attenti, fidati, responsabili e – forse: soprattutto – credibili? La prova provata verrà dalla vita, dal percorso che ognuno di noi ha preso e che i nostri ragazzi (figli o non, poco importa) prenderanno. Non dimentichiamoci però di dir loro anche grazie per aver allietato la nostra vita
con il loro esserci e per aver condiviso con loro (in un modo o nell'altro) una parte della nostra comune esistenza.

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