PRO JUVENTUTEGenerazioni sempre più lontane

Uno dei temi attorno ai quali molto si riflette, si fa, si scrive, e si parla è quello del rapporto tra le generazioni. Quello dell'intergenerazionalità è un tema che sta vieppiù prendendo piede, anche alle nostre latitudini. Qualcuno potrà obiettare che, da sempre, si cerca di mettere in relazione gli anziani con i giovani, e molto lodevoli sono state le iniziative che molte istituzioni hanno proposto e continuano a proporre: fine settimana in comune, ripasso e studio, conoscenza e uso delle nuove tecnologie… Questi - e tanti altri - i settori attorno ai quali si è fino ad oggi tentato di creare (forse: catturare) l'interesse dei giovani e degli anziani. 

Si presenta però, oggi, una nuova opportunità, dettata dalle altrettanto nuove condizioni storiche nelle quali ci troviamo: quella di costruire un nuovo concetto di intergenerazionalità. Le domane aperte sono moltissime: come mettere in relazione persone giovani e anziane, nate e cresciute in un mondo completamente diverso (perché è diverso il modo di percepirlo, di pensarlo, di descriverlo, di entrarvi in relazione e via dicendo)? Quali sono i nuclei di interesse attorno ai quali far germogliare e poi crescere il lavoro comune? Come mantenere aperti dei canali di comunicazione tra giovani e anziani, senza dimenticare che saranno i giovani di oggi - tanto per dirne una - che si occuperanno degli anziani di domani (che potremmo benissimo essere noi…)? Il tema dell'intergenerazionalità si presenta come un'occasione formidabile per ripensare al rapporto con i nostri ragazzi, e quindi per ripensare a noi stessi, al perché siamo qui e al senso che stiamo dando alla nostra vita di adulti per ciò che concerne la relazione che abbiamo con i giovani.