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PRO JUVENTUTEColonie estive: ma piacciono?

23.04.15 - 08:00
Decidere assieme a loro cosa fare durante le vacanze estive, che sono soprattutto le loro vacanze
Tipress
Colonie estive: ma piacciono?
Decidere assieme a loro cosa fare durante le vacanze estive, che sono soprattutto le loro vacanze
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Siamo alla fine di aprile, quasi… Il periodo estivo si sta avvicinando e le preoccupazioni (poiché è anche, forse: soprattutto, di questo che si tratta) delle famiglie per ciò che concerne il periodo estivo dei propri figli, si fanno concrete. Le opzioni non sono infinite, ma nemmeno poche. Non voglio entrare nel merito delle singole iniziative proposte, ma tenermi sulle generali, facendo una semplice distinzione: le attività estive si possono dividere in residenziali (si parte e si sta via per una, due o forse anche più settimane da casa) e diurne (si rientra al domicilio la sera o, meglio, il tardo pomeriggio).

Mi è successo assai frequentemente di discutere con un genitore sul "cosa è meglio", se, cioè, iscrivere il proprio figlio o la propria bambina ad un'esperienza residenziale piuttosto che diurna. Le ragioni per preferire questo o quello sono molteplici: il desiderio di vedere il proprio figlio la sera; la necessità di prendersi un periodo di "stacco" per starsene con il proprio marito o moglie o partner un pochettino da soli; la sicurezza di poter contare su attivitàcoinvolgenti; la garanzia di far fare esperienze nuove ai propri ragazzi, e via dicendo…

Quello che conta, però, è non essere egoisti: non pensiamo alle vacanze dei nostri figli esclusivamente pensando ai nostri (di adulti) bisogni; pensiamo a loro, a ciò che crediamo loro hanno bisogno, a quel che pensiamo li possa far crescere. Crediamo che loro piacerà (perché - magari… - glie lo abbiamo chiesto) fare attività sportiva? Pensiamo invece che per il nostro pargolo sia giunto il momento di staccarsi un po' dalla propria famiglia andandosene via per qualche giorno? Crediamo che la vita collettiva, 24 ore su 24 sia qualcosa che può far crescere la nostra bambina? E allora coinvolgiamo i nostri bambini e decidiamo, con loro, cosa fare. Ma non dimentichiamolo: si tratta delle loro vacanze, non delle nostre.

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