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L'OSPITETassa sui parcheggi nel preventivo 2015: TCS contrario

07.10.14 - 10:54
TCS Sezione Ticino
Foto Ti-Press
Tassa sui parcheggi nel preventivo 2015: TCS contrario
TCS Sezione Ticino

La scelta del Dipartimento del Territorio di far approvare tassa e regolamento sui parcheggi, introducendoli nel preventivo 2015, prima del rapporto commissionale, non può essere condivisa. 

Il preventivo 2015 del Canton Ticino, che sarà sottoposto per approvazione al Gran Consiglio, include, tra le voci contabili, gli introiti provenienti dalla tassa sui posteggi. Ma quale iter politico ha permesso di inserire 12 milioni di entrate per una tassa che non è ancora stata approvata? 

Questa tassa poggia poi su un’altra legge, che regola il numero di posteggi, già applicata, ma sulla quale pendono due ricorsi al Tribunale federale. La nuova Commissione consultiva, di cui fa parte anche il TCS, che deve analizzare la proposta del nuovo regolamento sui posteggi e la relativa tassa ed esprimersi prima dell’approvazione del Gran Consiglio, non ha inoltre ancora iniziato i lavori. L’agire del Dipartimento del Territorio lascia perplessi.

La tassa sui parcheggi è proposta per contrastare l’aumento del traffico, ma in assenza di un’analisi preventiva sull’impatto economico sulle attività commerciali, che devono poter offrire un posteggio alla propria clientela oltre che agli impiegati. 

Questa tassa è inoltre direttamente correlata al nuovo regolamento cantonale sui posteggi privati che fissa il numero di posteggi autorizzati; lo stesso è stato introdotto per diminuirli. 

Il dichiarato intento iniziale di diminuire il numero di veicoli dei frontalieri, affinché siano obbligati ad usufruire dei mezzi di trasporto pubblici o aziendali, si sta trasformando in una legge generale che colpisce in modo indiscriminato anche il cittadino e le aziende ticinesi, con in aggiunta ulteriori tasse che comunque non verranno reinvestite per il miglioramento della viabilità cantonale.

Il previgente regolamento, frutto dell’importante lavoro della precedente Commissione, aveva sortito un accordo condiviso da tutte le parti interessate. Ora il Dipartimento del Territorio vuole imporre una normativa che, oltre a mettere in discussione il principio della libera scelta del mezzo di trasporto, appare non condivisa dalle parti interessate e in ultima analisi con importanti effetti negativi a discapito delle aziende e dei cittadini ticinesi. Si prende inoltre atto che non sono previsti investimenti lungimiranti per il miglioramento della viabilità, ma vengono preferite strategie dall’esito incerto.

Il Touring Club Svizzero, che in Ticino conta più di 70 mila associati, non condivide la procedura e le modalità adottate dal Dipartimento del Territorio e richiede che il nuovo regolamento sui posteggi e la relativa eventuale tassa, vengano stralciati dal preventivo 2015 del Cantone e seguano una regolare procedura di valutazione e condivisione, che coinvolga come d’uso le parti interessate e tenga conto della realtà economica del Cantone, senza forzature.

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