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L'OSPITESan Gottardo: 10 motivi per sostenere il traforo di risanamento

24.09.14 - 17:49
Lorenzo Quadri, Consigliere nazionale Lega dei Ticinesi
Keystone / Ti-Press / Pablo Gianinazzi
San Gottardo: 10 motivi per sostenere il traforo di risanamento
Lorenzo Quadri, Consigliere nazionale Lega dei Ticinesi
    • Costituzionalità: è garantita perché il secondo traforo non prevede un aumento della capacità, diversamente dal controprogetto avanti. Il popolo non ha mai detto no alla soluzione che viene proposta ora.
    • Traffico: il traforo di risanamento non avrà conseguenze rilevanti sotto questo aspetto, proprio perché non prevede un aumento di capacità. Fa specie che a sostenere lo spauracchio degli aumenti di traffico siano gli stessi ambienti che non hanno nulla da dire sui 62'500 frontalieri che entrano quotidianamente in Ticino, uno per macchina.
    • Europa: a che titolo chiederebbe di aprire tutte le eventuali 4 corsie quando la capacità attuale non è esaurita? E poi: tra trent'anni ci sarà ancora l’unione europea?
    • Sicurezza: il secondo tubo è indubbiamente un balzo avanti. Tutti gli incidenti mortali verificatisi al Gottardo sono dovuti a scontri frontali. Non si capisce come chi in questo parlamento ha fatto passare, proprio in nome della sicurezza, il grottesco programma Via Sicura, in base al quale un eccesso di velocità senza conseguenza viene sanzionato come una rapina, possa opporsi all’eliminazione di una trappola mortale di 17 km. Delle due l’una: o la sicurezza sulle strade è prioritaria e allora il secondo traforo gli oppositori di sinistra dovrebbero votarlo di corsa, oppure la sicurezza è semplicemente un pretesto per criminalizzare l’automobilista.
    • Ambiente: senza traforo di risanamento bisognerebbe costruire a Biasca e Rynächt, rispettivamente Airolo e Göschenen, delle stazioni di trasbordo veicoli. Che sarebbero le più grandi d’Europa. 140mila metriquadri di territorio verrebbero devastati.
    • Capacità: le navette non avrebbero una capacità sufficiente,  né per i camion né per le automobili.
    • Economia: la chiusura triennale del Gottardo comporterebbe la perdita di almeno 2000 posti di lavoro in Ticino, come emerge da un’indagine effettuata tra 550 aziende.
    • Costi: Il secondo tubo, su cui siamo chiamati a decidere, è un investimento per tutta la Svizzera. La variante con le navette è solo un costo, che non risolve il problema. Tra 40 anni saremmo daccapo.
    • Concorrenza: il tubo di risanamento è un intervento di manutenzione, non di aumento di capacità. Non entra in concorrenza finanziaria con i nuovi progetti, in particolare con quelli in Romandia.
    • Consiglio federale: il governo, prima orientato sulla variante con navette, ha cambiato idea. Segno che ci sono dei buoni motivi per farlo. Invito quindi chi avesse ancora dei dubbi a seguire l’esempio del governo e ad approvare il messaggio.
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