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L'OSPITECassa malati unica e pubblica. Noi sappiamo perché.

18.08.14 - 06:00
Michela Delcò Petralli, Granconsigliera per i Verdi
Cassa malati unica e pubblica. Noi sappiamo perché.
Michela Delcò Petralli, Granconsigliera per i Verdi

Presto saremo chiamati a votare l’iniziativa per una cassa malati unica. Per una volta, sarà  una votazione in cui tutti noi potremo esprimerci con cognizione di causa. Il sistema assicurativo attuale, suddiviso su 60 casse private, lo abbiamo saggiato tutti, e tutti noi abbiamo visto crescere i premi di cassa malati. Dal 1996 al 2012 i Ticinesi hanno pagato premi in eccesso (si calcola 450 milioni) e in cambio ce ne sono stati restituiti solo 65 milioni. Una miseria! Del resto già riassorbita dal nuovo aumento dei premi. Per anni, i funzionari ticinesi del DSS, portavano a Berna classatori stipati di documenti che dimostravano l’eccesso dei premi pagati da noi. E per anni il Dipartimento federale li rintuzzava dicendo che i calcoli erano giusti e che noi non dovevamo metterci becco! Poi abbiamo visto che avevamo ragione.

Niente ci induce a pensare che le cose cambieranno al meglio. Ancora recentemente, sotto la pressione delle lobby assicurative, il Parlamento federale ha rinviato la discussione sulla legge relativa alla sorveglianza delle casse malati. La nebbia che aleggia sui conti delle casse malati non la si vuole dissipare!

Santésuisse ha già annunciato per il 2015 un aumento medio del premio di cassa malati, a livello nazionale, del 4.5%. A quanto corrisponderà l’aumento dei premi per gli assicurati ticinesi? Lo sapremo, verosimilmente, dopo la votazione sulla cassa malati unica. E’ comunque chiaro che qualsiasi nuovo aumento dei premi, per noi Ticinesi, è ingiustificato. Se lo subiremo, sarà, ancora una volta, per coprire i premi troppo bassi in altri cantoni.

Solo una cassa malattia pubblica, sul modello dell'AVS, dell'assicurazione disoccupazione e della SUVA sarà in grado di portare trasparenza nei costi sanitari, eliminare gli sprechi amministrativi e offrire cure di qualità
Una cassa malati unica e pubblica avrà soprattutto l’effetto di eliminare le lobby in Parlamento, che frenano le revisioni legislative volte a migliorare il sistema assicurativo. Un unico referente e pubblico migliorerà pure la posizione contrattuale nei confronti dei fornitori di prestazioni sanitarie e delle case farmaceutiche, e forse, finalmente, si riuscirà a calmierare anche i prezzi dei medicamenti.

Una cassa malati in mano pubblica, senza scopo di lucro, avrà anche interesse a migliorare la prevenzione delle malattie – diminuendo i costi della salute- e a monitorare le prestazioni e le terapie inadeguate o inutili.

Con la Cassa malati unica e pubblica ci sarà un aumento dei costi, come sostengono gli avversari? La contro domanda è: quali risparmi ci ha riservato il sistema attuale e quali certezze ci offre per il futuro? Lasciando tutto così com’è, a quanto aumenteranno i premi e quali prestazioni verranno negate?

Scegliendo una cassa malati unica e pubblica una certezza almeno l’abbiamo: una diminuzione dei premi ci sarà di sicuro, già soltanto per il fatto che avremo un controllo pubblico sui costi sanitari, ci libereremo dei lauti compensi riservati ai manager, e non avremo più bisogno di investire milioni in campagne pubblicitarie per accaparrarci i buoni clienti. Da ultimo, ma non per importanza, avremo più forza contrattuale nei confronti delle case farmaceutiche e dei fornitori di prestazioni.
Questa volta, non facciamoci fregare. Voltiamo pagina! Avremo poi il tempo e la possibilità, se necessario, di perfezionare il sistema, perché  a quel punto non avremo più le lobby che in Parlamento ci remano sempre contro.
 
Michela Delcò Petralli, Granconsigliera per i Verdi

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