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L'OSPITEL'incontro del Consiglio di Stato con i cittadini

13.08.14 - 11:59
Alessandra Gianella, Presidente GLR Locarnese e Vallemaggia
Ti-Press/Carlo Reguzzi
L'incontro del Consiglio di Stato con i cittadini
Alessandra Gianella, Presidente GLR Locarnese e Vallemaggia

È una buona idea l’istituzione di un incontro mensile, aperto a tutti i cittadini, con il Consiglio di Stato. Ve l’ha detto Rocco Cattaneo e ve lo dico anche io, non perché sono liberale-radicale come lui, ma perché sono giovane, sono una nativa digitale, uso e conosco molto bene i social network e proprio sui social network, ve ne siete accorti, il dialogo tra la politica e i cittadini è esploso, talvolta con toni nuovi – e se siano giusti o sbagliati decidetelo voi – ma allora è forse giunto il momento di fare un passo indietro; è giunto il momento di prendere tutte queste opinioni digitali, come il disappunto nei confronti del presidente del Governo Manuele Bertoli, e trasformarle in opinioni reali.

La proposta di Cattaneo sarebbe un buon tentativo di contrastare il malcontento dilagante che colpisce il nostro cantone, un malcontento nei confronti di una politica che molti cittadini considerano lontana dal territorio e poco lungimirante. Forse così i giovani e i meno giovani si riavvicinerebbero alla politica, qualcuno la smetterebbe di non andare a votare solo “perché tanto non cambia niente” – una frase questa che personalmente ritengo pericolosa.

Difendo la nostra democrazia diretta e mi va bene che negli ultimi anni il numero di iniziative e di referendum sia aumentato e che sempre più spesso siamo chiamati alle urne. È giusto. Però non possiamo più aspettare l’esito delle votazioni per capire cosa vogliono i cittadini, sorprendendoci poi per i risultati (a volte in controtendenza con il resto della Svizzera). Un incontro mensile con un rappresentante del Consiglio di Stato, forse, potrebbe ridare un po’ di fiducia ai cittadini, ma anche alla nostra democrazia diretta. Sicuramente una proposta del genere richiede molti sforzi, va pensata nei minimi dettagli ma porterebbe dei benefici a tutto il Cantone. Per una volta proviamo quindi a cercare nuove soluzioni, lamentarsi e attaccare gli altri sui social network può essere sì una valvola di sfogo per alcune persone, ma di certo non può essere una soluzione costruttiva quanto un dialogo educato ed aperto permettendo a chi vi partecipa di confrontarsi faccia a faccia. Io non posso essere certa che funzionerebbe, ma voi ve la sentireste di giurare che non funzionerebbe?
 

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