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L'OSPITEScalpellini: fotografia della mobilitazione allo sciopero

05.06.14 - 11:41
Organizzazione cristiano sociale ticinese (OCST)
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Scalpellini: fotografia della mobilitazione allo sciopero
Organizzazione cristiano sociale ticinese (OCST)

L’associazione padronale di categoria ticinese ha lamentato in questi giorni di essere vittima degli appalti generali: le purtroppo famose lastre verdi del NCCL/LAC simboleggiano una volta in più come, mancando di forza contrattuale ed agendo come semplici fornitori, la pietra ed il granito ticinese siano scarsamente considerati dai committenti pubblici e privati, dai progettisti e dalle imprese generali di costruzione. Un giustificato lamento che poteva tranquillamente essere tradotto in una “azione congiunta AIGT/sindacati”.

 

Ma i vertici della stessa AIGT, irriducibili, riconducono il tutto alla “pesantezza del contratto collettivo di lavoro” aggiungendo filippiche come “il costo del lavoro in Italia è pari alla metà e quindi adeguiamoci passivamente a questa realtà”. Troppo semplice per essere vero.

 

Ed ecco la fotografia delle prime due settimane di mobilitazione:

 

1. La contro-informazione

Alcuni cavisti continuano, in modo incessante, a martellare i propri collaboratori con frasi del tipo “Attenti lavoratori: lo sciopero in Svizzera è illegale”. Forse costoro non hanno ancora letto la Costituzione Federale (art. 28 cpv. 3);

2. Le minacce di licenziamento

Altri cavisti, senza troppi giri di parole, riuniscono i propri lavoratori per comunicare loro “chi partecipa allo sciopero si consideri licenziato”;

3. Le dichiarazioni fuorvianti

Affermare, come fanno taluni, “non preoccupatevi, i vostri diritti sono garantiti e non perderete il diritto al pensionamento anticipato a 60 anni” non corrisponde alle loro reali intenzioni. L’AIGT punta apertamente ad uscire dal Contratto Nazionale Mantello dell’edilizia principale e dal relativo contratto collettivo per il pensionamento anticipato (CCL PEAN).

4. Le crepe interne all’AIGT

Importanti cavisti della Riviera e della Vallemaggia hanno manifestato il proprio dissenso verso la conduzione personalistica e “a vicolo cieco” del vertice AIGT: si prevedono scintille in occasione dell’assemblea cantonale AIGT indetta il prossimo venerdì 13 giugno 2014.

 

La mobilitazione dei lavoratori in vista dello sciopero previsto attorno la seconda metà di giugno continua quindi in un clima estremamente difficile e condizionato dal nervosismo di una parte delle imprese AIGT. I lavoratori del settore del granito e delle pietre naturali, che conoscono perfettamente la posta in gioco, sapranno rispondere in modo determinato.

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