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L'OSPITELa tredicesima AVS non è una soluzione

11.09.12 - 09:45
Giovanni Jelmini, presidente PPD
Foto Keystone / AP dapd Jens Schlueter
La tredicesima AVS non è una soluzione
Giovanni Jelmini, presidente PPD

Per assolvere al suo compito, la politica deve riuscire ad offrire risposte adeguate ai problemi della vita reale, ai bisogni e alle esigenze effettive della gente. L’iniziativa popolare più comunemente denominata “Tredicesima AVS”, sulla quale i cittadini sono chiamati ad esprimersi il prossimo 23 settembre, solleva un problema nell’ambito dell’aiuto agli anziani in difficoltà, ma propone soluzioni che non raggiungono lo scopo desiderato e che, al contrario, rischiano di peggiorare la situazione economica di diversi pensionati, che potrebbero perdere o vedersi ridotto il diritto ad altre prestazioni sociali.

Nella situazione attuale gli anziani al beneficio dell’AVS che non raggiungono un reddito sufficiente a garantire loro un tenore di vita dignitoso, possono beneficiare delle prestazioni complementari che garantiscono, oltre ad un rendita completiva mensile, il pagamento integrale del premio per l’assicurazione malattia obbligatoria, il rimborso delle spese di cura, compresi i trattamenti dentistici, e l’esenzione del pagamento del canone radiotelevisivo. Si tratta di un sistema di copertura sociale molto importante, che produce tuttavia un effetto soglia significativo, in quanto il versamento delle prestazioni dipende dalla situazione economica dell’avente diritto; chi non rientra nei parametri definiti dalle prestazioni complementari, anche solamente per alcune decine di franchi, perde totalmente il diritto ai benefici sopra elencati. Gli anziani confrontati alle maggiori difficoltà sono quindi quelli che si trovano di poco al di sopra della soglia che dà diritto alle prestazioni complementari.

Da qui la richiesta - presentata recentemente sotto forma di mozione dal gruppo PPD in Parlamento dal deputato Gianni Guidicelli - di introdurre prestazioni complementari cantonali volte ad attenuare gli effetti soglia per quella tipologia di popolazione anziana privata per pochi franchi del diritto alle PC previste dalla legge. Questo è un esempio di risposta adeguata a un problema reale nell’ambito dell’aiuto agli anziani in difficoltà, contrariamente a quanto proposto dall’iniziativa popolare in votazione che, ribadisco, non offre una soluzione adeguata e pragmatica al problema che solleva. La legislazione sociale è nata e si è sviluppata per far fronte a problemi concreti che emergevano all’interno dello sviluppo del nuovo sistema di produzione e di mercato e che riguardavano la tutela dei lavoratori, l’assistenza sanitaria e la previdenza sociale. È un fatto inopinabile che il nostro paese dispone di uno stato sociale buono ed efficace, che ai problemi di carattere sociale propone risposte pragmatiche e sostenibili. Dobbiamo ovviamente preoccuparci dei nuovi fenomeni di povertà e dell’evoluzione della nostra società per trovare soluzioni pratiche ai nuovi bisogni.

Come evidenziato da recenti studi, nell’ambito della strategia di lotta alla povertà, la situazione attuale degli anziani è sostanzialmente buona, grazie al sistema previdenziale dei tre pilastri. Lo conferma il fatto che delle circa attuali 5'400 persone al beneficio dell’assistenza sociale solamente l’1% presenta un’età inferiore ai 65 anni di età. Le categorie economicamente più sfavorite e più a rischio della nostra società, sempre da studi e analisi effettuati di recente, sono le famiglie, in particolare le famiglie monoparentali, e i giovani adulti. Questo non significa che non si debba intervenire anche per migliorare la condizione degli anziani. Si tratta tuttavia, come detto sopra, di intervenire in modo mirato per correggere ad esempio le distorsioni nel riconoscimento delle prestazioni complementari. L’iniziativa popolare “Tredicesima AVS” non è quindi una soluzione per gli anziani che si trovano in difficoltà. Anzi, se accolta – creerà nuovi problemi a Cantone e comuni che si vedranno costretti a sottrarre risorse inizialmente destinate alla risoluzione di problemi più urgenti e sentiti.

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