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L'OSPITE100 Miliardi all'anno è la perdita stimata per l'economia Svizzera

26.02.10 - 10:00
Paolo Sanvido - Lega dei Ticinesi
Ti-Press Gabriele Putzu
100 Miliardi all'anno è la perdita stimata per l'economia Svizzera
Paolo Sanvido - Lega dei Ticinesi

L’abbandono del Segreto Bancario e lo scambio automatico d’informazioni fiscali, verso il quale ci sta conducendo per mano il nostro governo, costerebbe all’economia svizzera 100 miliardi di franchi annui. È quanto calcolato dal ginevrino Franz De Planta, Presidente dell’OAR- G Organismo di Autoregolamentazione dei Gestori Patrimoniali della Svizzera Francese, che ha pubblicato il calcolo di dettaglio sul giornale economico svizzero AGEFI.

I Benefici diretti ed indiretti della piazza finanziaria svizzera superano il 20% del PIL (Prodotto Interno Lordo) e partendo da questa premessa ha calcolato che l’impatto diretto in diminuzione del PIL ammonta a circa 75 miliardi, mentre gli altri 25 miliardi derivano dalla somma dei minori introiti fiscali ai quali vanno aggiunti i costi sociali (Disoccupazione, Assistenza ecc) del forte ridimensionamento che subirà la piazza finanziaria.

In particolare l’articolista ha evidenziato che per i Cantoni di Ginevra e Ticino il peso della piazza finanziaria sul PIL è superiore al 20% con conseguenze economiche più gravi rispetto alla media svizzera. Da qui la necessità di migliorare l’informazione ai cittadini svizzeri alfine di spiegare le implicazioni reali ed i pericoli ai quali saremo tutti confrontati in un prossimo futuro. Spiegarlo soprattutto a coloro i quali pensano che non saranno direttamente toccati da un eventuale ridimensionamento della piazza finanziaria svizzera. Potremmo, ad esempio, continuare a garantire il livello attuale di stato sociale?

Più papisti del Papa -  Le prossime modifiche in discussione a livello dell’autorità di vigilanza FINMA non lasciano presagire nulla di buono. È probabile che in futuro sarà richiesto alle banche e agli intermediari finanziari, prima di accettare capitali in gestione, che ci sia la certezza che questi siano stati dichiarati e rispettino le norme fiscali del paese di provenienza. In nessuna piazza finanziaria estera nostra concorrente questo è richiesto. Per analogia questa richiesta corrisponderebbe a chiedere ad un venditore di automobili che prima di poter vendere un autoveicolo deve certificare che i suoi clienti siano tutti idonei, che non bevono e godono di buona salute, che in futuro guideranno con prudenza e non avranno incidenti. Il rischio per il venditore è che la responsabilità delle infrazioni future dei suoi clienti ricada sulle sue spalle. Assurdo, speriamo che i nostri politici a Berna si battano per evitare un tale scempio.

Per questo è importante firmare e far firmare la nostra iniziativa sul Segreto Bancario per dare un segnale forte e chiaro al nostro governo che il popolo gli da mandato di negoziare con fermezza. È in gioco il nostro futuro.

Foto Ti-Press Gabriele Putzu

 

 

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