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L'OSPITELa gestione del traffico regionale luganese? Uno scandalo!

07.10.09 - 12:29
Sezione UDC Malcantone
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La gestione del traffico regionale luganese? Uno scandalo!
Sezione UDC Malcantone

La Sezione UDC del Malcantone si fa sentire sulla questione del traffico che non riguarda più solo la tratta viaria Agno-Ponte Tresa e Circonvallazione Agno-Bioggio (con i quattro progetti di galleria attualmente allo studio della Commissione dei trasporti del luganese)  ma tutta la Regione del luganese.
La sezione ci tiene a sottolineare che è stata nostra l’iniziativa di portare a conoscenza  delle autorità cittadine di Agno il rapporto d’esame della Confederazione datato 12 dicembre ’08 sul declassamento da B a C del progetto circonvallazione Agno-Bioggio.
Questo studio, trovato semplicemente nel sito della Confederazione, è stato consegnato al nostro membro e consigliere comunale di Agno Peter Schaufelberger e  con il consigliere PS Giancarlo Saitz ha poi inoltrato un’interrogazione al municipio.

Ma la sezione UDC malcantonese non si ferma qua.
Abbiamo sollevato negli ultimi anni il problema del traffico in tutta la Regione malcantonese e pure organizzato diverse serate informative aperte al pubblico, dove i responsabili del Cantone e del Ctl hanno sempre sostenuto che la problematica del traffico si sarebbe potuta migliorare con tappe graduali. A  partire dal momento che si fosse iniziata l’opera della circonvallazione Agno-Bioggio. Questo ovviamente dopo aver terminato la galleria Vedeggio-Cassarate.
Ora, con il rapporto emanato dalla Confederazione (Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti dell’energia e delle comunicazioni) per il tramite dell’ARE (Ufficio sviluppo territoriale), la progettazione della circonvallazione attuale viene praticamente bocciata e quindi senza alcun sussidio federale.
Secondo l’ARE stessa, che abbiamo interpellato, il rapporto in questione e’ stato comunicato a suo tempo agli interlocutori cantonali e alla Commissione dei trasporti del Luganese.

A questo punto dobbiamo porci alcune domande;
la prima, se e quando la Ctl ha avuto questo rapporto e perché non ha reagito di conseguenza sia nei confronti del Cantone, dei comuni interessati e anche verso la Regione dei comuni del Malcantone.
I comuni interessati erano al corrente della decisone di Berna ? Se si perché hanno taciuto ? Visto che vi sono sindaci e/o delegati che siedono nel Ctl.

Ma se questo progetto della circonvallazione, riguardante il messaggio del CdS datato           8 aprile ‘08 nel quale è stato  richiesto un credito quadro di 2.8 milioni più altri Fr 220'000.— ca. e il GC in data 23 settembre 08 l’ha approvato, dovesse affossarsi, allora a questo punto non dovrebbe essere ritirato immediatamente?

La sezione UDC del Malcantone si chiede se alla luce dei fatti, che in poche parle la Confederazione valuta tutti questi progetti come un tutt’uno, che fine potrebbe fare la Vedeggio-Cassarate? Che qualche giorno fa sui quotidiani è stato scritto che l’apertura della galleria potrebbe slittare. 

Questo eventualmente per problemi urbanistici, di acquisto e di vendita di terreni con relativi ricorsi.
Il tutto ovviamente fa riflettere e forse ci si dovrebbe chiedere se oggi, una Commissione dei trasporti cosi come è strutturata sia ancora proponibile.
Anche il Cantone dovrà fermarsi a riflettere se tutto questo funziona ancora, oppure no.
Un’altra riflessione da porsi è il grado di collaborazione e scambio di informazioni tra Confederazione e Cantone. Esiste?

Intanto il cittadino malcantonese continua a subire le colonne dall’uscita di Lugano in direzione Agno-Ponte Tresa e lo farà probabilmente ancora per i prossimi 20 o 30 anni !
Pagando fior di milioni per progetti che poi vengono bocciati dalla Confederazione stessa.
Che senso hanno i progetti in fase di studio (già da decenni) per la famosa galleria Vallone-Madonnone o Ponte Tresa?
Non meravigliamoci se un giorno i cittadini della Regione scenderanno sulla strada a manifestare come alcuni anni fa è successo sulla strada italiana fuori Gandria.

Questo è a dir poco uno scandalo!

Foto Ti-Press Francesca Agosta

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