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L'OSPITENavigazione: più imprenditorialità e meno statalismo. «Noi privati e non pirati»

18.07.17 - 15:50
Navigatori professionali privati sul bacino svizzero del Lago Maggiore
Ti Press
Navigazione: più imprenditorialità e meno statalismo. «Noi privati e non pirati»
Navigatori professionali privati sul bacino svizzero del Lago Maggiore

LOCARNO - In queste ore si stanno calcolando i danni alla navigazione e al turismo provocati dal lungo sciopero sindacale.

I disagi per utenti e turisti sarebbero stati anche maggiori senza gli interventi operati da noi navigatori professionali privati, che silenziosamente ed operosamente abbiamo continuato a fare il nostro lavoro, trasportando persone sul lago mentre la navigazione di linea rimaneva ferma al palo.

Ci siamo adoperati ad oltranza per offrire i nostri servizi di trasporto nel bacino svizzero del Lago Maggiore, rispondendo su chiamata e garantendo quella conduzione imprenditoriale, ma anche famigliare, che piace ai nostri turisti.

È ora di far sentire anche la nostra voce. Ecco le nostre riflessioni.

Ci si è lamentati per anni dei servizi di navigazione a conduzione statale. Battelli antiquati, inquinanti, senza alcuna animazione turistica, puro servizio di trasporto e generante deficit da capogiro.

Noi privati che abbiamo sempre offerto e creduto in una gestione imprenditoriale dei servizi di navigazione, dimostrando flessibilità e disponibilità verso privati ed enti pubblici.

Noi che nel rispetto degli standard svizzeri e a spese nostre abbiamo dotato le imbarcazioni di moderni filtri antiparticolato o di motori elettrici, rendendole molto più ecologiche e rispettose dell’ambiente dei vetusti battelli di linea.

Noi imprenditori di noi stessi che non possiamo permetterci il lusso di incrociare le braccia.

Noi che siamo lavoratori con famiglia, tanto quanto qualsiasi altro.

Siamo oggi delusi di fronte a chi prospetta anche per il futuro una gestione statale o statalizzata della navigazione. Senza imprenditorialità non c’è innovazione e ciò di cui oggi la navigazione ha bisogno è proprio di ammodernarsi, di innovare profondamente, di essere finalmente gestita come un servizio turistico e non come un servizio di trasporto statale.

C’è davvero qualcuno che vuole un futuro fotocopia del passato? Con gli stessi annosi problemi? Una navigazione ferma al secolo scorso?

Siamo sconcertati del fatto che si parli di investimenti statali milionari per garantire continuità con il passato e non si parli di sviluppo, non di imprenditorialità, non di risparmi e maggiore ecologia grazie alla collaborazione con i privati già attivi sul lago e con esperienza nel settore.

Noi da tempo siamo disponibili a fare la nostra parte, a mettere a disposizione le nostre imbarcazioni rispettose delle più moderne norme in fatto di eco-sensibilità, a collaborare con la Società di Navigazione Lago di Lugano, pronti ad accogliere la sfida e a lavorare sodo, come sempre.

Per questo ci chiediamo: le istituzioni e la politica cosa vogliono? Più imprenditorialità o più statalismo? Più privati o più pirati?

Rimaniamo in attesa di risposte.

 

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