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OSPITEFerma opposizione allo smantellamento degli uffici postali

14.06.17 - 14:52
Comitato “Uniti in difesa del servizio postale”
TiPress
Ferma opposizione allo smantellamento degli uffici postali
Comitato “Uniti in difesa del servizio postale”

Il comitato “uniti in difesa del servizio postale” costituito da organizzazioni sindacali, partiti e movimenti politici e associazioni a tutela del servizio pubblico, ha preso nota del comunicato odierno della Posta con il quale viene confermato lo smantellamento degli uffici postali: entro il 2020 verrebbero infatti soppressi altri 48 uffici postali.

Secondo il comunicato odierno della Posta, la lista degli uffici postali che verrebbero chiusi entro il 2020 sono quasi la metà dei 109 attuali.

Stiamo quindi parlando di un nuovo gravissimo attacco al servizio pubblico.

Il comitato esprime viva preoccupazione e deplora questa decisione che contrasta con le posizioni espresse da comuni, cantoni, popolazione e sindacati.

Il comitato ricorda la grande manifestazione del 6 maggio a Bellinzona, nonché tutte quelle avvenute nel resto della Svizzera, che hanno provocato reazioni a livello politico. Il 30 maggio il Consiglio nazionale ha infatti approvato a grande maggioranza una mozione che chiede di rivedere i criteri di raggiungibilità degli uffici postali.

Una decisione ambigua perché accompagnata dalla raccomandazione alla Posta di accentuare la concorrenza. Un segnale tuttavia importante che avrebbe dovuto, a giudizio del comitato, convincere la Posta a maggiore prudenza.

La situazione è quindi tutt’altro che risolta, il servizio pubblico e i posti di lavoro rimangono fortemente a rischio.

Mentre la politica discute su come arginare la manovra della Posta, quest’ultima accelera e continua imperterrita ad annunciare chiusure di uffici postali, disinteressandosi del volere dei cittadini e delle esigenze dei comuni.

Il comitato ribadisce la sua ferma opposizione allo smantellamento degli uffici postali, fondamentali servizi di prossimità estremamente apprezzati dalla popolazione.

Ha quindi pure deciso di valutare la possibilità di lanciare un’iniziativa popolare per salvare la Posta Svizzera, un importante bene comune.

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