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L'OSPITELegge energia: occasione storica!

03.05.17 - 23:00
Rudy Bächtold, Vacallo
tipress
Legge energia: occasione storica!
Rudy Bächtold, Vacallo

Il ritorno del rally nel Mendrisiotto suscita reazioni di sdegno e interrogativi sull’opportunità di autorizzare simili manifestazioni in una regione costantemente alle prese con la pessima qualità dell’aria. Sottolineo sin da subito che non sono un amante dei rally, li trovo pericolosi, diseducativi, rumorosi e inquinanti. Insomma, nulla a che vedere con il mio concetto di sport e stile di vita. Vorrei però invitare tutte le persone che si preoccupano giustamente delle polveri fini o dell’ozono che minaccia la nostra salute ad agire con coerenza il prossimo 21 maggio votando SÌ alla nuova legge sull’energia. Il progetto non concerne solo l’abbandono graduale dell’energia nucleare ma si prefigge di ridurre fortemente la dipendenza della Svizzera dalle energie fossili, che importiamo dall’estero e che inquinano (olio combustibile, benzina e diesel). L’obiettivo non verrà raggiunto con enormi costi e divieti di ogni tipo come paventano l’UDC e i suoi stretti alleati, guarda caso Swissoil e Unione Petrolifera, ma grazie al progresso tecnologico. Grazie alle termopompe e alla migliore coibentazione degli stabili il consumo di olio da riscaldamento in Svizzera è già diminuito da 6 milioni di t a 3 milioni. Il consumo di benzina e diesel invece è tutt’ora in aumento in quanto il consumo medio dei veicoli importati non diminuisce come auspicato. Eppure esistono già auto ecologiche di ogni tipo e le auto elettriche di nuova generazione permetterebbero di ridurre in modo drastico il consumo di carburante. L’avvento dell’elettrificazione dell’auto (le previsioni indicano un 10-15% del parco veicoli nel 2030) spaventa ovviamente il presidente dell’UDC Albert Rösti che è anche presidente di Swissoil. La pubblicità ingannevole contro la nuova legge energia è finalizzata solo a salvaguardare gli interessi commerciali del settore ritardando il più possibile l’avvento delle nuove tecnologie, non certo a fare gli interessi dei cittadini e dell’ambiente. Preoccuparsi per il rally è giusto, ma per risolvere il problema della qualità dell’aria nel medio-lungo termine è necessario approvare la nuova legge sull’energia il 21 maggio.

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