L'OSPITEGordola: le ragioni di un no

Durante l’ultima seduta del Consiglio comunale di Gordola il gruppo PPD ha proposto alle altre forze politiche di dare un segnale forte all’indirizzo dell’autorità cantonale in merito all’annoso problema delle famigerate “puzze”, che anche in queste ultime settimane hanno creato non pochi disagi alla popolazione. Il legislativo era infatti chiamato a concedere un credito di oltre 84'000 franchi quale contributo al finanziamento delle opere previste dal Piano di utilizzazione cantonale del Parco del Piano di Magadino. La proposta del PPD di non entrata in materia era semplice: prima di versare del denaro a questo progetto, il Cantone dovrebbe finalmente affrontare concretamente tale problema e porre rimedio alla questione “puzze” sul Piano, ponendo termine alla situazione di illegalità di cui è a conoscenza, ma che, nonostante i proclami del Dipartimento del territorio, continua a tollerare. La popolazione di Gordola della solidarietà verbale e delle pacche sulle spalle non sa più bene cosa farsene. È dunque un peccato che gli altri partiti non abbiano aderito alla proposta popolare democratica: l’occasione era ghiotta in quanto raramente si trattano temi inerenti il Piano di Magadino, che coinvolgono sia il Cantone sia gli altri comuni vicini i quali, a loro volta, non sembrano mostrare grande sostegno al nostro comune, continuando a portare i loro scarti vegetali alla ditta fuorilegge.

La richiesta di credito è infine stata respinta di misura; probabilmente il Cantone troverà comunque il modo di far versare dal comune la sua quota di partecipazione al progetto, ma ci si augura che quanto scaturito dal Consiglio comunale, anche se non nei modi e con la compattezza come avrebbe auspicato il PPD, faccia riflettere le autorità cantonali competenti sul fatto che, se non lo avessero ancora capito, gli abitanti di Gordola delle “puzze” e delle false promesse non ne possono proprio più.