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L'OSPITEEdifici dismessi: carta vincente

14.12.16 - 19:44
Simone Boraschi Consigliere comunale PLR Casalano e segretario dei Giovani Liberali Radicali Ticinesi
Edifici dismessi: carta vincente
Simone Boraschi Consigliere comunale PLR Casalano e segretario dei Giovani Liberali Radicali Ticinesi

Secondo il rapporto “Edifici industriali - Il rapporto Edifici industriali - Rilievo, analisi e valutazione del potenziale di riconversione degli edifici industriali dismessi in Ticino” dell’Accademia di Architettura di Mendrisio del 2007, in Ticino si possono contare 1'120 edifici dismessi, pari a circa 804'591 metri quadrati. È un dato che ci deve far riflettere, dato che questa cifra rappresenta quasi il 30% degli stabili presenti sul nostro territorio. Un edificio vuoto genera problemi sia di natura tecnica che paesaggistica. Occorre perciò fare di più per rendere di nuovo questi stabili occupati e lo si può fare attraverso una riconversione, capace di generare a parità di edifici circa 6'705 abitazioni, 32'183 posti di lavoro, 78'000 alloggi e 50'000 MWh/anno di produzione di energia solare. È nel nostro interesse riuscire a far conciliare lo sviluppo economico con lo sviluppo territoriale, capace di evitare la costruzione di nuove strutture e la trasformazioni di interi ettari di bosco o prato in distese di cemento. Gli esempi di ciò non ci mancano e basta buttare l'occhio oltre Gottardo per vederne qualcuno: vecchi stabilimenti industriali sono stati trasformati con successo in appartamenti, teatri, ristoranti e perfino scuole, convertendo gli spazi di partenza e destinandoli a nuove attività.

In questa direzione va l'iniziativa presentata dal gran consigliere Nicola Pini (PLR) e sottoscritta dai colleghi De Rosa, Guerra e Dürisch e che è stata accettata dal Gran Consiglio. Si è chiesto di creare un credito quadro di una decina di milioni da destinare a incentivi finanziari per quei progetti di interesse cantonale o regionale che porteranno al rilancio di queste aree dismesse del nostro Cantone. Malgrado il tema non sia tra quelli più politicamente incisivi non deve essere tralasciato. Il terreno scarseggia sempre di più e diventa ogni giorno più caro. Una politica edilizia senza freni non fa bene al nostro territorio che merita di essere tutelato. Evitando inutili costruzioni che partono da zero, lo spazio pubblico ne gioverebbe e con esso anche il nostro Cantone.

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