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OSPITEParc Adula: avanti con fiducia

18.11.16 - 09:00
Martin Hilfiker, Direttore del progetto Parc Adula
Parc Adula: avanti con fiducia
Martin Hilfiker, Direttore del progetto Parc Adula

La Charta Parc Adula è stata ultimata. Questo documento è il frutto di un grande esercizio democratico, di una portata mai vista prima in cinque Regioni di montagna a cavallo di due Cantoni.

Per merito di una visione condivisa e lungimirante, le Regioni Viamala, Calanca, Mesolcina, Tre Valli e Surselva decisero nel 2000 di procedere con uno studio di prefattibilità per la creazione di un nuovo parco nazionale svizzero. Nel 2005 iniziò lo studio di fattibilità grazie all'impegno dei segretariati regionali e di alcuni contributi istituzionali, tra cui quello della città di Lugano. A più riprese Parc Adula intervenne nella procedura di adozione della Legge federale sulla protezione della Natura e del Paesaggio LPN e della successiva Ordinanza sui parchi d’importanza nazionale OPar, così da creare delle basi legali che permettessero la realizzazione di un parco nazionale nei territori che si trovano attorno al massiccio dell'Adula.

Nel 2007 il lavoro fu continuato dai venti Comuni e dalle cinque Regioni che fondarono l’Associazione Parc Adula e decisero di iniziare la fase di progetto. Questa fase fu finanziata con un contributo della Segreteria di Stato per l'economia (SECO) che, nel contesto del programma RegioPlus, ha sostenuto il concetto di parco nazionale Parc Adula, riconoscendogli un’importante valenza per lo sviluppo economico e turistico per le regioni di montagna coinvolte. Nel 2010 l’Ufficio federale dell’ambiente UFAM conferì a Parc Adula il titolo di "progetto di Parco Nazionale", dando quindi inizio all’attuale fase di istituzione che ha portato, un anno fa, alla pubblicazione della Charta Parc Adula e all’avvio della procedura di consultazione di tutti gli attori presenti sul territorio toccato.

Ogni singolo capitolo rappresenta anni di lavoro, impegnativi incontri e lunghe discussioni. Dietro i documenti vi sono centinaia di volti e persone che si sono impegnate a fondo e che hanno dato il meglio di sé: rappresentanti degli agricoltori, dei cacciatori, degli albergatori, degli artigiani, dei forestali, dei patriziati, degli uffici cantonali e federali a cui si aggiungono gli attori istituzionali in rappresentanza dei Municipi e dei Consigli comunali. Hanno avuto un ruolo attivo anche le associazioni e la popolazione. Il lavoro è stato strutturato dall'Associazione Parc Adula attorno a sette gruppi di lavoro tematici e due commissioni, sotto la conduzione politica del Gruppo operativo e la conduzione tecnica del team Parc Adula.

Tutti loro hanno lavorato insieme per dare forma a questo ambizioso progetto. Le differenti mentalità, lingue, idee e aspettative hanno reso Parc Adula molto ricco e speciale. Grazie a tutti è stato possibile tradurre in parole le visioni e le aspettative di chi vive nel territorio. Il desiderio e la volontà di tutti è che ora Parc Adula giunga nel 2018 alla fase di esercizio e venga riconosciuto definitivamente con il marchio di "Parco Nazionale svizzero".

La strategia del progetto è stata, sin dall’inizio, quella di rendere il terreno fertile seminando dei progetti concreti, cercando di indicare in quale modo il parco opera in collaborazione con i numerosi attori e le numerose iniziative promosse sul territorio, dando così a ciascuno l’opportunità di decidere se sposare o meno questa visione.

Quello che oggettivamente si poteva fare, è stato fatto. Ora tocca ai cittadini aventi diritto di voto esprimersi su questo progetto. Il prossimo 27 novembre potrebbe segnare un nuovo inizio per i 17 Comuni coinvolti. Parc Adula è pronto a partire per dare slancio a un progetto epocale, che guarda al futuro con fiducia e positività. Se riusciremo a dar luce al secondo Parco Nazionale svizzero, potremo esserne tutti fieri, festeggiare insieme il traguardo e lasciare una preziosa eredità a chi verrà dopo di noi.

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