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L'OSPITE«Fermate Erdogan!»

27.10.16 - 15:25
Comunità curda in Ticino
«Fermate Erdogan!»
Comunità curda in Ticino

Prosegue l’avanzata della dittatura di Erdogan. Lo scorso 25 ottobre sono stati arrestati Gultan Kisanak e Firat Anli, rappresentanti del partito Hdp e sindaci eletti a Diyarbakir con il 55 per cento dei consensi locali. L’accusa è sempre la medesima, “sostegno a organizzazione terroristica” vedi Pkk.
Gli arresti fanno parte della più ampia campagna lanciata a settembre contro le amministrazioni locali kurde, in particolare quelle guidate dall’Hdp: 24 comuni sono stati commissariati, i sindaci sospesi. Così, dopo l’operazione militare iniziata a luglio 2015 che ha distrutto il sud est e migliaia di vite, il presidente Erdogan affossa ora la partecipazione politica.
S’inserisce in questa campagna anche la censura di MED Nûçe TV, emittente televisiva via satellite in lingua curda con impianti in Belgio e sede legale in Italia, oscurata il 3 ottobre dall’operatore satellitare francese Eutelsat su richiesta del Consiglio Supremo per la Radio e Televisione in Turchia guidato da Erdogan.
MED Nûçe TV è solo l’ultima della serie. Fino ad oggi la Turchia ha oscurato 23 canali, tra televisioni e radio, dal suo sistema satellitare Turksat, accusandoli di minacciare la sicurezza di Ankara e di appoggiare gruppi terroristici. Tra le emittenti ad aver subìto l’interruzione del segnale c’è anche Zarok, televisione curda che trasmette cartoni animati per bambini. I Puffi e SpongeBob sono considerati “un pericolo per la sicurezza nazionale”. Un salto indietro di quasi trent’anni. Dal 1923 al 1990, la Turchia aveva proibito l’uso della lingua curda in pubblico, nelle televisioni e nelle scuole.

Come se non bastasse, Erdogan continua il suo sporco gioco oltre i confini nazionali. In Siria, dove è ormai comprovato il sostegno dello stato turco alle bande daesh e gruppi fascisti teologici affini, Erdogan è tornato sull’operazione terrestre in corso da fine agosto: andremo avanti – ha detto – fino alla presa di al-Bab. Non certo una comunità qualsiasi, essendo situata lungo la frontiera occidentale, è a metà tra Jarabulus e Aleppo. Obiettivo dichiarato, spezzare la continuità territoriale tra i cantoni Afrin e Kobane del Rojava. Aerei da guerra turchi stanno continuamente in questi giorni bombardando i villaggi e le posizioni militari che si trovano nell'area di Afrin, nel Rojava.
A inizio settembre le forze armate turche hanno bombardato la città curda di Afrin con l'artiglieria pesante provocando almeno 6 vittime tra i civili e altri otto sono rimasti feriti (alcuni versano in condizioni critiche). Tra loro anche bambini.

Invitiamo la popolazione ticinese, svizzera a far pressione sulle autorità elvetiche affinché escano dall’ipocrita silenzio, qualificando pubblicamente Erdogan per quello che realmente è: un criminale assassino, nemico dei popoli, della pace e della democrazia.

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