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L'OSPITENo a "Parc Adula", Sì a libertà e progettualità senza vincoli!

22.09.16 - 16:00
Stefano Fraschina, Movimento “No Parc Adula”
No a "Parc Adula", Sì a libertà e progettualità senza vincoli!
Stefano Fraschina, Movimento “No Parc Adula”

Il prossimo 27 novembre dovremo esprimerci definitivamente sul Progetto Parc Adula. Un progetto già rimandato al mittente dall’Amministrazione federale per mirate e puntuali modifiche, rigorosamente dettate dall’Ordinanza sui parchi nazionali. Un percorso sin dall’inizio turbolento, astratto e nebuloso. Promesse, progetti decisamente opinabili, che molto difficilmente fungeranno da trampolino di rilancio per l’economia della Valle di Blenio, oltre una decina di milioni ormai bruciati per partorire un concetto di Parco Nazionale di nuova generazione, che rischia seriamente di privare i Comuni coinvolti di autorità, libertà d’azione e progettualità. Tutt’ora in attesa della charta definitiva, i promotori stanno vendendo fumo negli occhi cercando di ottenere il consenso della popolazione. Quali certezze in merito alla gestione ed al progredire di attività che si sono radicate nei decenni nella vita e nella cultura dell’intera Valle? I progetti presentati lasciano davvero il tempo che trovano. In nome di un marchio che promette un utopico rilancio turistico-economico e di un concetto di “sostenibilità” che rischia seriamente di mettere sotto la tutela federale un territorio meraviglioso che appartiene alla popolazione, alla storia, alla cultura ed alle tradizioni bleniesi. Davvero vogliamo firmare un contratto decennale a scatola chiusa e privarci della libertà di poter decidere come gestire e far progredire il nostro territorio? Il prossimo 27 novembre si tratterà di dare un chiaro segnale di autorità e di libertà! Da ormai parecchi anni i promotori di questo nebuloso “progetto” hanno sbandierato promesse e difeso l’indifendibile, per poi giungere alla conclusione di dover rivedere la globalità della Charta a suon di compromessi. Un progetto insomma che, alla resa dei conti non convince nessuno, senza dimenticare che il tutto è a scatola chiusa, senza via di scampo! Una volta firmato il contratto ci avranno privato di autonomia e libertà decisionale, nel nome di un “marchio” che oltre ad aver già bruciato parecchi milioni di franchi, molto difficilmente risulterà l’ago della bilancia per l’economia locale! Fa davvero specie inoltre (eufemismo…), il modo con cui i promotori stanno cercando a tutto campo di rosicchiare consensi, anche nelle sedi istituzionali! Un modus operandi decisamente da stigmatizzare che mostra chiaramente la volontà di far passare il messaggio dove più conviene, a tutti i costi! Noi, al contrario dei promotori, sottolineiamo, dubbi, paure e concetti che, se malauguratamente “Parc Adula” dovesse vedere la luce, potrebbero risultare decisamente negativi per l’autonomia progettuale dell’intera Regione e soprattutto priverebbero i Comuni di determinazione, limitandone in maniera considerevole il margine d’azione. Tutto questo per dare carta bianca ad un concetto “sostenibile” che renderà (nel vero senso del termine…) felici i promotori, ma risulterà una palla al piede molto pesante per un’intera regione! Una volta firmato il contratto non ci saranno vie di fuga, e su questo è utile meditare! Progetti importanti ce ne sono parecchi, forse non tutti potranno essere portati a termine a breve, ma abbiamo importanti carte da giocare!

Difendiamo e tuteliamo la nostra storia, la nostra libertà ed i nostri valori.

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