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L'OSPITESì all’iniziativa contro il dumping salariale, no alla demagogica “Prima i nostri”

15.09.16 - 15:00
Sindacato Unia Ticino e Moesa
TiPress
Sì all’iniziativa contro il dumping salariale, no alla demagogica “Prima i nostri”
Sindacato Unia Ticino e Moesa

In vista delle votazioni del prossimo 25 settembre, il sindacato Unia Ticino invita le cittadine e i cittadini a esprimere posizioni che vadano negli interessi dei salariati e che realmente contribuiscano a correggere le gravi distorsioni che investono il mercato del lavoro ticinese, in particolare votando sì all'iniziativa “Basta con il dumping salariale in Ticino” e no a quella denominata "Prima i nostri”.

Di fronte ad una situazione ormai divenuta insostenibile, in cui lo sfruttamento della manodopera sta diventando la regola di un numero crescente di imprenditori senza scrupoli (il cui comportamento in tanti casi sfocia anche nella criminalità), l'unica risposta può essere quella di dotarsi di strumenti a protezione di livelli salariali dignitosi. In questo senso l'iniziativa promossa dal Movimento per il socialismo (Mps) “Basta con il dumping salariale in Ticino” rappresenta un'occasione da sfruttare, perché è di facile attuazione (oltre che finanziariamente sostenibile) e crea le premesse per migliorare il controllo sulle condizioni di lavoro e sui salari erogati sul nostro territorio e dunque per intervenire tempestivamente in caso d'irregolarità.

Solo così si possono migliorare le condizioni d'impiego di tutte le salariate e di tutti i salariati, indipendentemente dalla loro origine o dal loro luogo di residenza. L'iniziativa dell'Udc (partito che peraltro sistematicamente contrasta ogni miglioramento della legislazione sul lavoro) “Prima i nostri” è invece solo un'operazione di marketing politico, che si fonda su una tesi perlomeno bizzarra: responsabili del degrado non sarebbero quegli imprenditori che sfruttano la vicinanza con l'Italia per abbassare il costo della manodopera, ma i frontalieri che accettano di lavorare per salari con cui un residente in Svizzera non potrebbe vivere. Non è certamente così che si favorisce l'occupazione dei residenti a condizioni dignitose, perché l'iniziativa si limita a dividere i lavoratori e come unico effetto avrebbe quello di garantire salari da fame “prima ai nostri” e poi agli “altri”. E il dumping continuerebbe a dilagare!

Unia invita altresì a bocciare il controprogetto proposto dal Gran Consiglio, che è solo una forma edulcorata dell'iniziativa democentrista.

Sì all’iniziativa AvsPlus - Unia Ticino invita pertanto la popolazione ticinese a seguire queste indicazioni di voto, così come a sostenere a livello federale l'iniziativa popolare AvsPlus, che chiede un aumento delle rendite Avs del 10 per cento per i pensionati di questo paese e che mira a dare ulteriore solidità a questo pilastro della nostra socialità, nonché a bloccare i tentativi di smantellamento in atto.

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