Cerca e trova immobili

L'OSPITEPrecario oggi e povero domani

31.08.16 - 19:00
Ronnie David – comitato AVSPlus – I Verdi
tipress
Precario oggi e povero domani
Ronnie David – comitato AVSPlus – I Verdi

È inutile aumentare le rendite dell’AVS del 10% perché tanto esiste il secondo pilastro e la possibilità di farsi un terzo pilastro che garantiscono una pensione senza problemi: questo è uno degli argomenti che spesso usano gli avversari all’iniziativa AVSPlus, in votazione il 25 settembre. Salvo che questo argomento è del tutto teorico e non tiene conto delle condizioni reali del mondo del lavoro, soprattutto in Ticino. Gli ultimi dati sui posti di lavoro, pubblicati ieri, confermano che i posti di lavoro a tempo pieno continuano a diminuire e aumentano invece quelli a tempo parziale.

Non è una novità, questa tendenza è in atto da un po’. Uno studio dell’Ufficio cantonale di statistica ha provato che l’aumento dell’occupazione residente in Ticino è dovuto essenzialmente all’incremento dei tempi parziali e non per libera scelta: i due terzi delle persone che lavora part-time infatti sono sottoccupati, cioè vorrebbero aumentare la loro percentuale di lavoro.

Neanche a dirlo, il tasso di sottoccupazione nel nostro cantone è di circa due punti percentuali superiore al resto della Svizzera, significa che da noi molta più gente è obbligata ad accettare contratti a tempo parziale, a ore o su chiamata. Questa situazione si ripercuote inevitabilmente sulle rendite che avranno poi a disposizione una volta andate in pensione.

In Ticino il salario mediano è di oltre 1'000 franchi inferiore alla media nazionale. Questa differenza (che è del 17,2% ed è progressivamente cresciuta negli ultimi anni) però è calcolata su un salario “ipotetico” di 40 ore la settimana, non su quanto realmente le persone ricevono in busta paga. Chi lavora part-time si ritrova molto meno in tasca e molto meno nel secondo pilastro. Il terzo pilastro poi diventa una chimera perché già si fa fatica ad arrivare a fine mese con un salario pieno, figuriamoci con uno parziale.

Senza contare che molti non arrivano neppure al limite legale per avere un secondo pilastro. Tutti i dati ufficiali dimostrano che i salari in molti settori sono calati fra il 2008 e il 2014, il lavoro diventa sempre più precario, il rischio di ritrovarsi in disoccupazione aumenta mentre per i senza lavoro è sempre più difficile trovare un impiego. In queste condizioni contare sul secondo e il terzo pilastro è del tutto impossibile. Se noi ticinesi siamo destinati a un’esistenza di precariato, almeno all’età della pensione sarebbe bello avere qualche garanzia in più grazie ad una rendita AVS un po’ più sostanziosa.

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE