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L'OSPITEBrexit: risveglio dei popoli, alba di una nuova Europa

24.06.16 - 07:53
Aron D’Errico, Consigliere comunale Lega dei Ticinesi
Brexit: risveglio dei popoli, alba di una nuova Europa
Aron D’Errico, Consigliere comunale Lega dei Ticinesi

Brexit: risveglio dei popoli, alba di una nuova Europa

24 giugno 2016: è il risveglio dei popoli, l’alba di una nuova Europa di genti e nazioni, libere e indipendenti.

Si sono sbagliati i sondaggisti e i giornalai dei media europei, che fino all’ultimo hanno fatto propaganda di regime contro la Brexit: il popolo inglese ha deciso di riprendere in mano il proprio destino, votando a favore dell’uscita del Regno Unito dall’UE.

Con questo voto storico, la gente ha dato un sonoro schiaffo agli euroburocrati di Bruxelles, ai professoroni non eletti e agli spalancatori di frontiere che hanno creato il disastro dell’immigrazione di massa di finti asilanti e a coloro che hanno distrutto il mercato del lavoro inglese.

Si è deciso di tornare ad essere sovrani in casa propria, di riprendere il controllo delle frontiere, di riprendere il controllo delle proprie leggi, di riprendere il controllo della propria economia. Si è deciso di difendere i propri lavoratori e si è sonoramente detto basta alla dittatura economica delle lobbies e dei poteri forti che dominano a Bruxelles.

Il Regno Unito ha compiuto lo storico passo che scalfisce le fondamenta di una costruzione artificiosa, deleteria, anti democratica, quale è l’Unione Europea, la quale ha messo in ginocchio intere nazioni con la sua politica scellerata. Gli inglesi hanno avuto il coraggio di dire basta e di tornare padroni in casa propria.

Ora si prospetta un effetto domino, con Marine Le Pen in Francia e Frauke Petry in Germania, che potrebbero in futuro dare il colpo di grazia definitivo all’UE! Nulla è più impossibile: i popoli europei potranno seguire l’esempio inglese e non cedere ai biechi ricatti dei burocrati europei, che sono tutti da mandare a casa.

La Svizzera invece si conferma modello ed esempio di come sia possibile vivere liberi ed indipendenti: adesso i turbo europeisti nostrani dovranno capire che è ora di finirla di calare le braghe con l’UE. Il voto del 9 di febbraio andrà concretizzato senza compromessi. Inoltre, non si dovrà arretrare di un millimetro sulle misure a tutela dei nostri lavoratori e dei nostri artigiani.

Quando qualcuno dirà “non si può fare” o “non possiamo andare contro l’UE”ricordiamoci che sta mentendo: se c’è la forza di volontà e la lotta per i propri ideali, si potrà finalmente smantellare la fallimentare UE e i suoi deleteri trattati che hanno distrutto il nostro mondo del lavoro, provocato un’invasione di finti asilanti e fatto sprecare miliardi di soldi pubblici.

Oggi, siamo tutti inglesi.

 

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