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OSPITEVogliamo una sanità al passo con i tempi

31.05.16 - 21:00
Bixio Caprara e Lorenzo Jelmini, co-presidenti del Comitato Si LEOC
foto TiPress
Vogliamo una sanità al passo con i tempi
Bixio Caprara e Lorenzo Jelmini, co-presidenti del Comitato Si LEOC

Il prof. Tiziano Moccetti in conferenza stampa ha dichiarato che sono già in essere a Lugano “avamposti clinici che portano i pazienti ticinesi negli ospedali della Svizzera interna."

Gli esponenti dell’MPS, Sigg. Pronzini e Sergi, sempre pronti a calare prediche sulle presunte malefatte della sanità privata e a riempirsi la bocca con i vantaggi della statalizzazione di tutto un po’, sembra si prestino al gioco delle cliniche private della Svizzera tedesca che hanno l’ovvio obiettivo di "rubare" pazienti al Ticino.

Questa campagna è stata da loro svolta all’insegna della “difesa dell’ente pubblico” ma in realtà il risultato della posizione dei Sigg. Pronzini e Sergi sarebbe che le cliniche della Svizzera tedesca vinceranno.

Se passerà il NO alla LEOC a sfregarsi le mani sarà qualche imprenditore privato della Svizzera tedesca.

Fantasia? No realtà, già oggi - Dal 22 febbraio 2016 una clinica di oltralpe ha avviato un progetto con una clinica privata del luganese diventata il “satellite” della clinica di Zurigo. La clinica satellite di Lugano funge da sportello dove due cardiologi di Zurigo visitano i pazienti ticinesi 2-3 volte la settimana. I casi più gravi proseguono oltralpe.

Ora se l’operazione è dal profilo legale regolare (un paziente ticinese può decidere di farsi curare dove vuole, anche oltre Gottardo), lo è certamente meno dal profilo degli interessi dei ticinesi.

Primo perché invece di rafforzare gli ospedali ticinesi aumentando la casistica dei pazienti in Ticino, li mandano a Zurigo e ciò significa depredare soprattutto l’EOC che ha il 60% dei letti, ma anche le altre cliniche private ticinesi che ne hanno il 40%.

Secondo perché gli ospedali ticinesi vengono finanziati dai ticinesi, ma se i ticinesi vanno a farsi curare a Zurigo ecco che il Cantone paga due volte: per finanziare gli ospedali in Ticino e per i ricoveri fuori cantone.

In questi mesi di campagna, abbiamo sentito le (tante) prediche dei Sigg. Pronzini e Sergi apparentemente unici paladini degli ospedali pubblici. La realtà è invece ben diversa.

Sono loro a minacciare i nostri ospedali: se voti NO alla legge sull’EOC, impedisci all’Ente di collaborare con le cliniche private ticinesi, mentre una di loro fa i suoi affari con Zurigo e continuerà a drenare i pazienti fuori cantone a spese del cantone, mentre l’EOC vedrà i suoi pazienti diminuire senza poter stringere le collaborazioni neppure con le cliniche private ticinesi.

Votiamo tutti Sì alla LEOC per favorire il nostro EOC evitando invece di promuovere sportelli delle cliniche private della svizzera tedesca.

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