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OSPITENO alla revisione della legge sull’asilo

31.05.16 - 18:00
Roberta Pantani, Consigliera nazionale Lega
foto TiPress
NO alla revisione della legge sull’asilo
Roberta Pantani, Consigliera nazionale Lega

Nel 2015 sono stati all’incirca 1,5 milioni i migranti che hanno varcato illegalmente i confini europei.

40'000 persone sono arrivate l’anno scorso in Svizzera e le previsioni 2016 vedono questi numeri in aumento. Si stima che solo nella prossima estate, oltre 10'000 migranti potrebbero presentarsi ai nostri confini e depositare una domanda di asilo nel nostro Paese. La Svizzera si sta preparando, tanto che è già stato fissato che corsi di ripetizione durante l’estate si svolgeranno al confine per dare supporto alle Guardie di confine e alle Polizie.

E noi, cosa facciamo? La revisione della legge sull’asilo, su cui andremo a votare il prossimo 5 giugno, non porta nulla di nuovo né combatte questi fenomeni. E’ una proposta di legge che si basa su numeri vecchi e su fenomeni migratori che non corrispondono più alla realtà attuale, con l’aggravante che gli accordi Schengen-Dublino in Europa sono definitivamente morti. Tutti gli Stati stanno correndo ai ripari, alcuni reintroducendo i controlli sistematici delle persone alle frontiere e altri addirittura costruendo barricate e muri. Le nuove sfide in questo ambito necessitano di una gestione rapida e efficace per il mantenimento della nostra sicurezza e della nostra indipendenza. Così non è. Con questa revisione, più persone potranno rimanere nel nostro Paese, non contando se sono minacciate per la loro vita. Un’accelerazione delle procedure, senza conseguenti rinvii e quindi rimpatri, è del tutto controproducente, perché in questo modo l’attrattività della Svizzera aumenta ancora.

Ora nel nostro Paese si vuole una revisione di una revisione di legge che è stata votata dal Popolo non più di tre anni fa. Una revisione, quella del 2013, a cui la sinistra si era opposta, proprio perché ritenuta troppo restrittiva e non garantista dei diritti dei migranti. Una delle ragioni era perché non veniva loro messo a disposizione un servizio di consulenza legale gratuita. E oggi, cosa propone questa revisione? Proprio questo, oltre naturalmente alla possibilità di “esproprio” da parte della Confederazione di immobili e strutture di proprietà di Cantoni, Comuni e privati, senza possibilità di appello. Ricordo che se fosse già stata in vigore questa norma, a Chiasso si sarebbe realizzato un centro nuovo per richiedenti l’asilo con oltre 350 posti, senza possibilità per il Comune di fare un cip. Cosa che fortunatamente non è avvenuta. Ma in futuro?

Questa revisione, se accettata, porrebbe delle basi sbagliate su cui fondare una riorganizzazione del settore. Il nostro Paese non può permettersi, all’interno di un’Europa allo sbando, di spalancare le porte e di accogliere indistintamente tutti coloro che si presentano alle nostre frontiere, introducendoli in una procedura costosa e inefficace. Ricordiamo che i costi di questa revisione saranno sempre e comunque a carico di tutti noi contribuenti. Votiamo quindi NO alla revisione della legge sull’asilo.

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