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Roberta Pantani, Consigliera Nazionale
In Svizzera non c’è categoria più “tartassata” da tasse, regole e pene severe che quella degli automobilisti. Nonostante ciò la qualità di servizi e infrastrutture a loro disposizione peggiora costantemente. I disagi alla circolazione dovuti a traffico sproporzionato, lavori mal pianificati e mancata manutenzione pesano sulle spalle dei cittadini che pagano fior fiore di quattrini per poter circolare.
Il 75% degli spostamenti di persone avviene nel nostro paese su strada (auto, mezzi pubblici, biciclette, pedoni,...) e su strada viene trasportato il 60% delle merci che circolano in Svizzera. Soprattutto i beni di prima necessità transitano giornalmente sulle nostre strade. Agricoltori e negozi di paese non sono raggiungibili tramite ferrovia, una rete di comunicazione adeguata garantisce il funzionamento di queste attività di importanza vitale e non penalizza ulteriormente le zone periferiche.
Una rete stradale adeguata giova quindi all’intera economia e al benessere personale dei cittadini, non solo degli automobilisti.
Una corretta manutenzione delle carreggiate comporta in prima linea una maggior sicurezza per tutti gli utenti della strada.
Sono ancora troppe le vittime di tratte insicure, passaggi non ben segnalati e mancanti (per i pedoni). La mancanza di circonvallazioni adeguate all’afflusso di traffico creano vari disagi nei centri di città e paesi di tutta la Svizzera, oltre ad aumentare il pericolo per bambini ed anziani che si spostano a piedi non sono da sottovalutare i problemi ambientali che il traffico elevato nei centri urbani comporta.
Dei 9 miliardi di franchi che gli automobilisti ogni anno pagano alla confederazione solo il 36% viene investito nelle strade. Questo è ingiusto e molto poco sensato, anche perché per far fronte alle spese necessarie si vogliono aumentare ulteriormente i costi per gli automobilisti, con aumenti dei prezzi della benzina, della vignetta, etc. In sostanza gli automobilisti pagano sempre di più e ricevono sempre meno, soprattutto in rapporto alla qualità.
Non si tratta di voler allargare in modo spropositato la rete stradale, ma di utilizzare i soldi versati dagli automobilisti per investimenti mirati per le infrastrutture del futuro. No a continui aumenti di costi e tasse per gli automobilisti senza garanzia di ricevere servizi adeguati.
SI all’iniziativa per un equo finanziamento dei trasporti!
