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L'OSPITENo alla tassa di collegamento

19.05.16 - 11:45
Davide Rossi, Consigliere Comunale PPD-GG, Città di Mendrisio
tipress
No alla tassa di collegamento
Davide Rossi, Consigliere Comunale PPD-GG, Città di Mendrisio

I fautori della nuova tassa di collegamento sulla quale andremo a votare il prossimo 5 giugno stanno tentando di farci credere che la stessa verrà pagata solo da pochi soggetti fiscali. Infatti, in recenti prese di posizione pubbliche i difensori di questo onere fiscale hanno ripetutamente sottolineato che a pagare saranno solo le aziende e i centri commerciali che possono essere qualificati di grandi attrattori di traffico. “Non preoccupatevi”, ci dicono, “tanto non sarete voi a pagare”. Nulla di più sbagliato. Infatti, anche se la legge prevede formalmente che la tassa verrà prelevata presso i proprietari dei parcheggi, in realtà tutti sanno che alla fine il prezzo verrà fatturato al singolo cittadino. Sì, anche perché l’obiettivo, almeno quello ufficialmente dichiarato, del Cantone è quello di tentare di diminuire il traffico. Ma per perseguire tale scopo è evidente che bisogna fare in modo che la tassa alla fine sia pagata dall’automobilista, non dal padrone del parcheggio. Altrimenti la misura non avrebbe senso. Come si può infatti leggere nell’opuscolo del Dipartimento del territorio a favore della tassa “Per conseguire una diminuzione del traffico stradale è necessario riorientare le abitudini…”. Ma le abitudini di chi? Evidentemente degli automobilisti, non dei proprietari dei parcheggi. Ne consegue che è lo stesso Cantone a volere che la tassa sia pagata da tutti noi, quando andiamo a lavorare o quando vogliamo continuare a fare la spesa in Ticino. Assolutamente falso inoltre che la tassa colpirà i frontalieri. La tassa verrà prelevata su circa 30'000 posteggi, di cui meno di 10'000 sono occupati da frontalieri (sugli oltre 60'000 che ogni giorno entrano nel nostro territorio). La gran parte sono utilizzati da cittadini-automobilisti ticinesi che non hanno alternative all’utilizzo della propria autovettura. Infatti in moltissimi casi il trasporto pubblico non rappresenta un’opzione possibile. Dulcis in fundo, l’obiettivo della riduzione del traffico non verrà raggiunto. In primo luogo perché in moltissimi casi il trasporto pubblico non offre un’alternativa ai cittadini. In secondo luogo perché lo stesso Cantone ci dice di avere bisogno di questi soldi. Ma se vuole questi soldi significa allora che i parcheggi devono rimanere e il traffico non deve diminuire. Perché se così fosse, non incasserebbe la tassa. Di due cose l’una: o si vuole incassare la tassa, o si vuole diminuire il traffico. Cosa vuole realmente il Cantone ce lo ha fatto capire: soldi, altrimenti minaccia di aumentare le imposte (confermando dunque che il suo obiettivo sono i soldi, i nostri soldi). In conclusione io voterò un convinto no alla modifica della legge sui trasporti pubblici. No a una tassa che colpirà tutti noi, che non diminuirà il traffico e che serve solo a coprire i buchi finanziari del Cantone. Dimenticavo: in ogni altro Cantone i costi dei trasporti pubblici sono coperti dalle imposte ordinarie, che noi già paghiamo. Pagare due volte non mi sembra proprio il caso!

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