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MENDRISIOLa tassa di collegamento: oltre i facili populismi

16.05.16 - 10:16
Insieme a Sinistra
tipress
La tassa di collegamento: oltre i facili populismi
Insieme a Sinistra

MENDRISIO - Gli avversari della tassa di collegamento hanno gioco facile nell’affermare di voler difendere i cittadini da nuove tasse che tartassano i ticinesi, svuotando loro le tasche. Molti politici blasonati – liberissimi evidentemente di esprimersi come meglio credono – si lanciano in discorsi sul trasporto pubblico, dimostrando tuttavia una scarsa o parziale conoscenza. Chiedono soluzioni e non tasse, facendo finta di non capire che la tassa di collegamento è una soluzione concreta e omettendo di dire che qualsiasi tipo di soluzione ha comunque un costo.

La tassa di collegamento non è solo giusta, ma necessaria. Insieme a Sinistra sostiene con convinzione la proposta che sarà in votazione il prossimo 5 giugno con il seguente quesito: volete accettare la modifica della legge sui trasporti pubblici? La risposta è ovviamente affermativa. E Insieme a Sinistra si aspetta che dal Mendrisiotto giunga un segnale molto chiaro a favore della tassa di collegamento. Perché? Ma perché il Mendrisiotto è purtroppo lo specchio di contraddizioni e lacerazioni di cui il caos viario è parte integrante.

Il traffico automobilistico privato in Ticino è cresciuto a dismisura, basti pensare che nelle ore di punta circolano 9 auto per trasportare 10 persone. L’incremento del traffico non solo genera problemi di mobilità – sotto gli occhi di tutti – ma anche di salute pubblica, tema che stranamente gli avversari della tassa non menzionano mai. Eppure i tassi d’inquinamento atmosferico che non rispettano i limiti della legislazione federale, sono una realtà tristemente consolidata. Il Mendrisiotto, per esempio, soffre di questa situazione da anni. Basti pensare che durante tutto il 2015 nel Mendrisiotto il limite di guardia per le polveri fini è stato superato per ben 61 volte.

Forse gli avversari dovrebbero considerare che gli effetti negativi dell’inquinamento hanno anche una dimensione economica poiché comportano costi tanto di natura sanitaria, quanto di natura sociale, legati cioè alla minor qualità della vita delle persone.

La tassa di collegamento che andrà a colpire 194 grandi generatori di traffico (aziende e centri commerciali con almeno cinquanta posteggi), contribuisce a coprire una parte dei costi che sostiene il Cantone per i trasporti pubblici e a ridurre i picchi di traffico nelle ore di punta. La tassa permetterà il mantenimento di un’offerta di base del trasporto pubblico su tutto il territorio cantonale, così come il miglioramento delle prestazioni del sistema ferroviario regionale e l’ampliamento dell’offerta negli agglomerati.

Assicurare il finanziamento dei trasporti pubblici è fondamentale anche dal profilo occupazionale. I trasporti pubblici hanno bisogno di risorse finanziarie per garantire prestazioni, condizioni di lavoro dignitose, contratti collettivi di lavoro e impieghi di qualità. L’equazione è presto fatta: meno risorse finanziarie = meno prestazioni = tagli di posti di lavoro di qualità. Di precari ne abbiamo già abbastanza, come pure di dumping salariale. Occorre inoltre tener presente che meno risorse finanziarie non significa solo problemi per chi lavora nel settore dei trasporti pubblici, ma significa anche inficiare il servizio pubblico.

La tassa di collegamento è un piccolo passo nella giusta direzione. E’ un tentativo di trovare una soluzione a un problema sempre più pesante. E’ un atto dovuto alla collettività, i cui interessi sono sempre più minati da interessi privati e centri di potere che del bene comune non sanno che farsene.

Concorso fotografico - Insieme a Sinistra ricorda che l’Alleanza a sostegno della tassa di collegamento ha indetto un concorso fotografico, prolungato fino al 30 maggio; tutti i dettagli sul sito dei Cittadini per il territorio: www.cittadiniperilterritorio.ch

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