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L'OSPITEParc-Adula: il re è nudo!

12.05.16 - 08:30
Lega dei ticinesi, Sezione Blenio
Foto d'archivio (Tipress)
Parc-Adula: il re è nudo!
Lega dei ticinesi, Sezione Blenio

Berna rimanda al mittente il dossier Parc Adula. La brutale sentenza in merito ai contenuti della “charta” giunge come un fulmine a ciel sereno direttamente dagli uffici federali. La tanto sbandierata “sostenibilità” del progetto, viene dichiarata insostenibile, come dire che senza ulteriori vincoli e accorgimenti, siamo tuttora ai piedi della scala. Basti pensare alla richiesta presentata dall’esercito di ritagliare dalla zona centrale, tutta la Valle del Reno e una parte dell’area dell’Adula (persino la cima che assegna il nome al parco). La piazza d’armi di Hinterrhein viene considerata, infatti, strategicamente molto importante, destinata a zona di tiro e parco d’esercitazione dei panzer.

Le decantate zone periferiche che si spergiurava non avessero in programma nessun cambiamento e soprattutto non intaccavano il piano direttore cantonale, sono ora nell'occhio del ciclone e devono subire importanti vincoli. Gli alpeggi nella zona nucleo perderebbero il diritto all'agognato Label o marchio, dimostrando appieno che l'agricoltura e tutti gli interventi umani devono sparire. In buona sostanza, la “charta” viene rivoltata come un calzino e rispedita al mittente per puntuali e non indifferenti modifiche. A questo punto, risulta davvero difficile intravvedere uno spiraglio all’orizzonte che possa intavolare un definitivo e chiarificatore dibattito fra tutte le parti in causa.

Dubbi, incertezze e diffidenze risultavano comunque palpabili, ed erano già emersi pubblicamente nella serata informativa di Olivone, alla presentazione del progetto; quando risposero chiaramente che questi sentori era solo malafede degli oppositori. Ora tutti i nodi vengono al pettine! Un castello di carta ricco di promesse basate sulla "nuova concezione di parco" che di nuovo non ha proprio niente e sul “bottom-up” (dal basso verso l'alto) che si è rivelato al contrario un “top-down” (imposizione dall'alto). Se dopo quindici anni e circa 10 milioni di franchi spesi, questi sono i risultati, crediamo sia più che auspicabile una seria e puntigliosa riflessione sul progetto nella sua globalità. L’amministrazione federale ha dato un messaggio chiaro, cosi non si va da nessuna parte. Se la zona centrale crea svariati divieti e qualche problema gestibile, la zona periferica è di vitale importanza (tutta la Valle di Blenio: villaggi, strade e terreni agricoli) e non può permettersi alcun vincolo. Del resto non bisogna dimenticare che tutto è partito da un concorso di Pro Natura. Ora non ci resta che attendere i salvataggi che verranno proposti dai promotori, ma se Berna ha stroncato la Charta, ci sarà solo una via crucis per il Parc-Adula.

Lega dei ticinesi Sezione Blenio

 

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