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L'OSPITEL’ennesimo innebbiamento della realtà

25.04.16 - 10:17
Flavio Laffranchi, Losone
TiPress
L’ennesimo innebbiamento della realtà
Flavio Laffranchi, Losone

Non appartengo, come asserito dal sindaco di Losone alla festa per gli asilanti, a quella gran parte della popolazione losonese che ha «rientrato» le ostilità iniziali nei riguardi del Centro, ma alla stirpe di quelli che per precauzione e sicurezza tengono sempre bene gli occhi aperti, le orecchie tese e la guardia alta.

L’imbarazzante pagliacciata di sabato scorso dove sono convenute, Sommaruga, portaborse e onnipresenti rappresentanti dei partiti elastici compresi circa 300 persone, dimostra in modo abbastanza chiaro in quale misura sono «rientrate» le ostilità della popolazione verso il Centro. Dai risultati delle ultime comunali si può facilmente supporre che di coloro che avevano votato per il PS e il PPD ne erano presenti al massimo la metà, il resto era composto dalla solita clientela che si vede a tutti quegli eventi dove le luganighe o come in questo caso addirittura i bratwurst vengono serviti gratis. La magra partecipazione o meglio ancora il boicotto della manifestazione da parte della cittadinanza locale è un’evidente segnale di come la pensa la gente e mi conferma di non essere l’unico a vederla così.

Se il sindaco invece di mettersi di scena al centro la Torre, di assistere alle partitine di calcetto tra asilanti o di fare la corte alla pifferaia federale si desse la doverosa pena di tastare più di sovente il polso della popolazione, si accorgerebbe che lo stato d’animo nel paese è tutt’altro di quello propagandato per fare bella figura nei discorsi ufficiali. Lo striscione pubblicitario «Losone ci sta a cuore» che faceva bella mostra di sé appeso al suo balcone, era e rimane una promessa da mantenere, e questo prima che arrivi un’ulteriore sberla come quella ricevuta assieme ai «propositivi» alle passate elezioni comunali.

 

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