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CUGNASCO-GERRAL’eco sostenibilità poco sostenibile

11.04.16 - 06:00
Michel Graber (PPD)
tipress
L’eco sostenibilità poco sostenibile
Michel Graber (PPD)

CUGNASCO-GERRA - La dibattuta mozione della Consigliera comunale Emanuela Patt “ Per una gestione eco sostenibile dei rifiuti durante eventi e feste” è datata 21 settembre 2014. Il Municipio l’ha trasmessa l’8 ottobre 2014 alla Commissione delle petizioni, il rapporto e giunto ai consiglieri comunali verso la fine di febbraio/ inizio marzo 2016 per essere poi dibattuta nel consiglio comunale dove poi è stata approvata il 21 marzo 2016, con 11 voti favorevoli e 10 contrari.

Durante la discussione dell’oggetto in Consiglio Comunale è stato proposto e aggiunto un mezzo
compromesso: ”un periodo di transizione di 3 anni per l’attuazione”. Questo però non ha convinto i
contrari che si sono chiesti: “e se poi non funziona???”.

Sia ben chiaro che la proposta oggetto della mozione è da ritenersi giusta ed è in linea con i tempi. Il
principio dell'eco sostenibilità è importante! Ma il modus operandi adottato è inaccettabile! Imporre
qualcosa e la maniera peggiore per ottenere dei risultati; invece si dovrebbe sostenere progressivamente l’attuazione di un vero proprio concetto eco sostenibile. Non mi si venga a dire che non si sia avuto il tempo e la possibilità di interpellare i principali attori in gioco, in primis la Società Carnevale Sciavatt e Gatt e il Gruppo Giovani, ecc. Non capisco veramente perché siano stati messi davanti a un fatto compiuto.

Personalmente conosco molte collaboratrici e molti collaboratori di queste associazioni: sono persone
volenterose, concrete e aperte al dialogo, ben disposte nel trovare soluzioni. Sinora l’hanno sempre
dimostrato!

Quello dei gruppi di paese e un tema che mi sta particolarmente a cuore, perché sono l'anima di una
società sana, pulita, viva, coinvolgendo soprattutto i nostri figli, genitori, nonni, in attività collettive, di
gruppo, cosi da evitare la creazione di microcriminalità da strada, ecc. Dobbiamo ringraziarli perché sono loro che sono sul campo a regalarci quei bei momenti di sano divertimento. Grazie a tutti voi.

Per i promotori è facile dire: “si aumenti il prezzo di una bibita oppure quello di un piatto di pasta”. Ma poi che cosa succederà? Succederà che queste associazioni, per coprire i maggiori oneri, dovranno sì
aumentare i prezzi e questi soldi usciranno per finire ancora dalle tasche del cittadino. Non lamentiamoci allora se in futuro avremo sempre meno attività ricreative e non troveremo più persone volenterose che si mettono a disposizione spontaneamente. Tutto questo a causa di regolamenti e oneri burocratici/logistici non di poco conto. Vogliamo complicarci ancora di più la vita: infatti ogni manifestazione, piccola o grande che sia, se viene svolta sul territorio comunale, necessita sempre di una richiesta di un permesso.

Allora ben venga la disponibilità dell'Associazione OKKIO, almeno inizialmente con un bel gesto nel coprire il totale dei costi.

Prendiamo l’esempio della manifestazione Slow Up: ma vi sembra normale che per il momento i piatti
utilizzati per consumare il pasto arrivino puliti da Basilea via camion? Poi naturalmente ritornano a Basilea, sempre in camion, per essere lavati! Che eco sostenibilità è questa?

Se per il momento non c’è la possibilità di trovare le stoviglie in Ticino si faccia almeno qualcosa, ci si batte per portare le merci su ferrovia, ben venga, per poca o tanta che sia si dia l’esempio.

La parola al cittadino, saranno loro a decidere firmando il referendum lanciato da varie associazioni, poi se del caso sarà il popolo che vive la quotidiana realtà locale, e che potrà così direttamente decidere se mantenere queste manifestazioni e accollarsi gli oneri. Personalmente sosterrò il referendum.

Tutto questo a causa di chi ha sostenuto, ma anche di chi si è astenuto, nella votazione della mozione “per una gestione eco sostenibile dei rifiuti durante eventi e feste”.

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