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AGNOLa verità sull'aeroporto di Lugano-­Agno

06.04.16 - 17:37
Dario Kessel
La verità sull'aeroporto di Lugano-­Agno
Dario Kessel

Per tanti anni, noi proprietari dei terreni e dei commerci in aeroporto, siamo sempre stati zitti ed abbiamo subito i capricci della città di Lugano, ma ora in occasione delle votazioni, desideriamo far conoscere la verità sull’aeroporto e sulla sua gestione, visto che il tema aeroporto, a torto, non fa parte delle campagne elettorali di nessun partito.

Innanzitutto va detto che Lugano Airport gode di un diritto sui nostri sedimi, prima come concessione federale del 1996 (Master Plan per 700'000 passeggeri), poi come PSIA dal 2004 e pertanto da ormai 20 anni.

Questo diritto prevede che i proprietari dei terreni nel perimetro PSIA possano sfruttare i loro sedimi unicamente con le opere ed i commerci esistenti nel 1996 e che per ogni cambiamento o nuovo progetto la proprietaria dell’aeroporto (città di Lugano per il tramite di Lugano Airport) ha il diritto di veto, diritto che in ogni occasione di nuovi progetti o cambiamenti ha sempre usato senza scrupolo alcuno nascondendosi regolarmente dietro l’interesse pubblico.

L’interesse pubblico andrebbe anche bene se almeno chi gode di questo diritto avesse realizzato un cosi detto Master Plan che segni una precisa via da seguire. Orbene in oltre 20 anni la città non ha messo sul tavolo un solo schizzo, anzi continua ad eseguire opere provvisorie di altissimo costo e di bassissimo reddito beffandosi così dei diritti di noi proprietari dei terreni che aspettiamo o un esproprio o un risarcimento per i diritti persi.

Da parte nostra, invece, abbiamo presentato tantissime idee e progetti (vedi ultimo progetto per un aeroporto completamente nuovo del 2014) che sistematicamente sono state snobbate dalla direzione aeroportuale, sempre con il beneplacito della città di Lugano.

L’aeroporto costa annualmente oltre un milione alla cittadinanza di Lugano (mancato pagamento dell’affitto delle infrastrutture, bonus alle compagnie aeree, incentivi per nuove linee ecc.) anche se LASA sbandiera di essere in pareggio con i conti! Ma dove sono finite contabilmente le perdite di Minoan Air e di altre compagnie che hanno “dimenticato” di pagare le fatture? Parliamo di svariati milioni! Come è possibile pareggiare i conti con milioni di debiti? Non siamo contabili, ma abbiamo imparato a scuola che i debiti vanno riportati a bilancio! Ed allora come si fa a pareggiare un bilancio che l’anno prima aveva sulle spalle milioni di perdite e quest’anno é in pareggio? Questi debiti sono forse stati girati alla cassa della città e postergati per non dover depositare i bilanci LASA ‘ Miracolo!

Non vogliamo denunciare nessuno e nulla, si tratta unicamente di constatazioni che può fare l’uomo della strada leggendo i bilanci pubblicati in internet!

Nella campagna elettorale per il rinnovo del Municipio tutti i candidati sbandierano gli investimenti fatti e quelli futuri, la collaborazione con i privati ecc. ecc, ma quale privato è disposto ad investire se poi non ha nulla da dire sulla gestione? Qui in aeroporto abbiamo portato, nel 2014, un progetto da 15 milioni con i relativi investitori privati! Aspettiamo ancora oggi una risposta! L’onorevole Jelmini, appoggiato dalla Lugano Airport, continua a riempirsi la bocca di commissioni che studiano il problema, di false promesse e di tanto bla bla, tanto l’aeroporto a chi interessa? Ma si scorda che ogni contribuente della grande Lugano paga oltre 40.­ Fr all’anno per l’aeroporto!

L’ aeroporto è la porta d’entrata per chi vola e per chi vorrebbe magari andare al LAC o al Cardiocentro o al futuro polo espositivo (se ne parla da decenni, ma sempre solo in campagna elettorale) e dovrebbe dunque essere un biglietto da vista per chi entra in città, cosa si fa? Nulla si assecondano sempre le richieste fantasiose della LASA (sta per Lugano Airport SA) ma non si pensa a realizzare un aeroporto degno di questo nome! Si continua a gridare a gran voce allo scandalo perché i commerci che rendono sono in mano ai privati, ma quando i privati offrono questi commerci alla LASA la risposta è sempre la medesima: “quando riteniamo di volere i vostri terreni ve li espropriamo a noi interessano i vostri commerci e non pagare i vostri terreni! E tutto ciò in virtù di questo diritto acquisito da un PSIA ormai obsoleto ed inadeguato! Basti pensare che il perimetro PSIA (zona di riserva per l’aeroporto) è basato su 57 movimenti quotidiani di linea e su 700'000 passeggeri, oggi contiamo 130'000 passeggeri e 8/9 voli al giorno!

Evidentemente noi proprietari ci difendiamo come possiamo interponendo ricorsi ad opere che si vogliono realizzare (in parte fuori luogo) in virtù di diritti acquisiti con il PSIA, ma di questo passo tra picche e ripicche chi ci perde è l’immagine di Lugano ed il passeggero! Ne vale veramente la pena? Non sarebbe meglio sedersi ad un tavolo con i proprietari e discutere una strategia comune? Forse noi ticinesi lo faremmo anche, ma a certe persone piace essere il capo indiscusso.

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