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L'OSPITESì al tunnel di risanamento del San Gottardo

19.02.16 - 06:00
Nicola Bagnovini, Direttore SSIC Sezione Ticino
Sì al tunnel di risanamento del San Gottardo
Nicola Bagnovini, Direttore SSIC Sezione Ticino

Da parecchio tempo non si assiste a una campagna di avvicinamento tanto nervosa come quella per la votazione del 28 febbraio riguardante il risanamento del tunnel stradale del San Gottardo. Siamo di fronte ad una guerra ideologica, nella quale i contrari basano i loro ragionamenti sul fatto che, una volta terminato il secondo tubo e risanato quello attuale, verranno aperte le famigerate quattro corsie (opzione peraltro vietata dalla nostra Costituzione). Anche a livello puramente tecnico, il raddoppio della capacità di transito in galleria non è sopportato dal sistema di ventilazione che non verrà potenziato in quanto farà capo alle centrali e ai 4 pozzi di ventilazione esistenti.

Ma, al di là degli aspetti tecnici, di sicurezza (per gli utenti e per i soccorsi), di affidabilità in senso lato del collegamento stradale, ciò che mi sembra giusto evidenziare a pochi giorni dall'appuntamento alle urne riguarda il testo in votazione. Infatti, il Popolo svizzero è chiamato ad esprimersi sulla modifica della Legge federale concernente il transito stradale nella regione alpina (LTS). L'art. 3a della LTS prevede i seguenti tre punti (né uno di più, né uno di meno):

1) Nella galleria autostradale del San Gottardo è consentita la realizzazione di una seconda canna.

2) In ciascuna canna potrà essere in esercizio una sola corsia di marcia. Qualora sia aperta al traffico soltanto una canna, al suo interno i veicoli potranno circolare in entrambe le direzioni.

3) Il transito del traffico pesante attraverso la galleria autostradale del San Gottardo dovrà essere dosato. In galleria, i mezzi pesanti adibiti al trasporto di merci dovranno mantenere una distanza minima gli uni dagli altri.

Ecco su cosa si vota. Una soluzione studiata e valutata da tempo dai tecnici delle strade nazionali (ai quali va perlomeno riconosciuta l'esperienza e le conoscenze tecniche per valutare nel dettaglio la situazione riferita al risanamento dell'attuale galleria) e voluta dalle Autorità politiche federali. Non sarà stata certamente una scelta presa a cuor leggero, bensì sulla scorta di confronti che hanno premiato questa soluzione grazie al miglior rapporto globale tra costi e benefici, soprattutto in prospettiva futura.

Se l'alternativa al tunnel di risanamento consiste nel blocco per ben 3 anni del collegamento stradale sotto il San Gottardo, pensando di poter far capo all'unica alternativa del caricamento di tutti i veicoli sul treno, proprio non ci siamo.

La posta in palio è davvero molto alta e votando «Sì» alla modifica della LTS sarà possibile preservare il tessuto economico locale e l'occupazione assicurando continuità ai frequenti e affidabili contatti che il Ticino ha con la Svizzera centrale.

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