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L'OSPITECapriasca Ambiente ribadisce l’importanza di votare no al raddoppio

07.02.16 - 16:00
Per il Comitato di Capriasca Ambiente: il segretario ad interim Giuliano Frigeri
tipress
Capriasca Ambiente ribadisce l’importanza di votare no al raddoppio
Per il Comitato di Capriasca Ambiente: il segretario ad interim Giuliano Frigeri

Capriasca Ambiente da 20 anni opera attivamente in Capriasca affinché gli interventi umani siano in armonia con il territorio e non producano squilibri socio-ambientali.

Considerato l’impatto sull’ambiente e sulla saluta pubblica che un raddoppio della galleria autostradale del San Gottardo comporterebbe Capriasca Ambiente, tre anni or sono, aveva deciso di aderire alla coalizione “Per un collegamento sud-nord sostenibile e scorrevole”. Coalizione che è attiva da più di cinque anni allo scopo di informare sulle possibilità reali di un collegamento sostenibile tra il sud e il nord, di favorire l’unione e coordinare le azioni di chi è contrario al raddoppio, di consolidare la consapevolezza che un collegamento sostenibile esige il trasferimento del traffico merci dalla strada alla ferrovia.

Nei giorni scorsi il Comitato di Capriasca Ambiente, in vista della chiamata alle urne del 28 febbraio prossimo, ha deciso di ribadire pubblicamente l’importanza di opporsi alla costruzione di un nuovo tunnel autostradale attraverso il Gottardo. Purtroppo le indicazioni date dal Consiglio federale che invitano a votare per la “Modifica del 26 settembre 2014 della legge federale concernente il transito stradale nella regione alpina (LTS) (Risanamento della galleria autostradale del San Gottardo) possono indurre il cittadino poco attento a pensare che si tratta di votare per o contro il risanamento della galleria autostradale del San Gottardo e a trascurare il fatto che si tratta di votare su una delle innumerevoli proposte di risanamento possibili. Purtroppo la soluzione scelta dal Consiglio federale e approvata dalle Camere prevede che il risanamento avvenga con la costruzione di un nuovo tunnel e ciò richiede la modifica della legge federale che attualmente non lo permetterebbe.

Votare no significa dunque non opporsi al risanamento ma opporsi al raddoppio dell’attuale galleria autostradale del Gottardo. Capriasca Ambiente ritiene che le scelte politiche richieste dall’evoluzione del mondo della tecnica dovrebbero privilegiare maggiormente soluzioni in armonia con il territorio che garantiscano una migliore qualità di vita mettendo al centro delle proprie attenzioni la salute dell’uomo e del suo habitat.

Ebbene nessuno può affermare che il raddoppio della Galleria del Gottardo migliorerà la qualità di vita di coloro che vivono sull’asse stradale che attraverso il Gottardo collega il nord al sud dell’Europa. I fautori del raddoppio sottolineano il fatto che il traffico non aumenterà rispetto alla situazione attuale in quanto l’obbligo di mantenere il traffico unicamente su una corsia nelle due direzioni figurerà inscritto nella modifica di legge proposta. Credere che fra qualche decina d’anni nell’Europa assetata di vie di transito transalpine - qual è quella con la quale siamo confrontati - due tubi a due corsie verranno utilizzati solo su una corsia in quanto la generazione precedente ha deciso in tal senso, è - escludendo la malafede - indice di ingenuità e segno di miopia politica.

Altro argomento che sembrava inattaccabile - su cui i fautori fanno leva e viene ribadito nei cartelloni che affermano di volere “Un San Gottardo sicuro per tutta la Svizzera - è quello della sicurezza. L’Ufficio prevenzione infortuni (Upi) ha scritto che, in base a recenti studi, “Il quesito relativo a una seconda canna per la galleria autostradale del San Gottardo non può essere dibattuto con argomentazioni di sicurezza stradale”. Qualche punto, quest’argomento, lo aveva già perso nel confronto che veniva spesso fatto con il Seelisberg, da sempre a doppio tubo. Il confronto tra la quantità di incidenti occorsi nelle due gallerie, dopo il tragico incidente del 2001, dava la galleria del Gottardo addirittura come più sicura.

Tutti gli incidenti gravi sono stati causati da autocarri; non è pertanto il raddoppio da promuovere ma l’abolizione del transito di tutti i mezzi pesanti. Se poi consideriamo i margini di miglioramento disponibili e l’evoluzione in atto nei sistemi di sicurezza delle automobili possiamo ben affermare che
si tratta di un argomento emotivamente rilevante ma razionalmente irrisorio.

Per la tutela del nostro prezioso territorio, della salute nostra e dei nostri figli, votiamo no al raddoppio!

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