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L'OSPITEConcretezza: con il Sì al raddoppio pagheremo più tasse. Tutti d’accordo?

07.02.16 - 13:00
Valerio De Giovanetti, Biasca, già candidato al Nazionale per i Verdi liberali
Concretezza: con il Sì al raddoppio pagheremo più tasse. Tutti d’accordo?
Valerio De Giovanetti, Biasca, già candidato al Nazionale per i Verdi liberali

La politica che conta non entra mai in materia di finanziamento. Si limita a dire che i soldi ci sono, ma dove? Non osa chiedere all’Europa che è la maggior beneficiaria, il finanziamento del secondo tubo, per paura di ritorsioni o debolezza pur consapevoli che noi una galleria l’abbiamo già finanziata. La concretezza è: «Se salta l'aumento della vignetta niente soldi al collegamento A2-A13». Questo titolava un articolo su Tio nell’agosto 2013.

L’allora compianto ministro Barra era ritornato quel giorno deluso ed amareggiato dalla Berna federale con questa laconica risposta. Inoltre l’affermazione della Consigliera federale era che per 20 anni non si parlasse più di strade. E non si parlava ancora dell’ultima proposta sul collegamento dal costo doppio: 2000 milioni.

Il 24 novembre dello stesso anno il popolo svizzero disse no all’aumento della vignetta. Quindi? Le casse sono vuote. Il debito pro capite di ogni cittadino svizzero dal nascituro a quello pronto alla dipartita è di circa 30'000 franchi, aggiunti i debiti privati. Stiamo sicuramente meglio dei paesi vicini ma è una magra consolazione.

Per il Gottardo si parla di 3000 milioni che all’inizio lavori saranno sicuramente corretti in 6000 milioni. Dove prendiamo i soldi senza aumento delle tasse? Tutti favorevoli? Importante che si sappia.

Vogliamo in tempo di crisi, mancanza di lavoro, ecc… indebitarci ancora di più, lasciando in eredità ai nostri nipotini questo insopportabile fardello per quando saranno sul mercato lavoro ma senza trovarlo? È da irresponsabili avendo altre valide soluzioni di risanamento e nuove da venire. Nessuna fretta ce lo impone di decidere oggi. Si al risanamento ma con i giusti valori.

Quanti desiderata di grandi opere abbiamo, per il solo Ticino? quali saranno le priorità con le casse vuote? Se già con la tassa sui posteggi, con probabile introito annuale di circa 18 milioni, se dovesse venir bocciata nella votazione prossima ci sarà un aumento di imposte o riduzioni di prestazioni, come la mettiamo?

I due presidenti dei principali partiti del Locarnese hanno scritto che il Sì al Gottardo non preclude il Sì al collegamento del Locarnese. Su quali basi, visto le premesse federali sopra espresse?

Ma, a livello cantonale e scritto nella nostra Costituzione, dal maggio 2014 non ci si è dotati di uno strumento di disciplina finanziaria, con freno ai disavanzi, all’insegna della legalità, della parsimonia, dell’economicità e dell’equilibrio con costante valutazione di nuovi e vecchi compiti?

Nessuno si oppone al risanamento di una grande opera se necessaria ed urgente. Ma camuffare con risanamento un nuovo intervento non è corretto. Ventilare catastrofismi e dallo lo stesso ente Federale proporre 2 soluzioni d’intervento una peggiore dell’altra è scandaloso sapendo che ci sono soluzioni migliori e proponibili, come quella del rapporto USTRA del 2009 o del leggendario prof. Ing di Coira Christian Menn quale complemento al progetto dell’USTRA.

Per non dilungarsi troppo in discussioni meglio votare No ora al raddoppio del Gottardo in quanto anche ingannevole nella formulazione del testo verso il votante, quindi illegale e di ritornare al mittente il compito per una corretta e valida proposta di vero risanamento. Inoltre, dal prospetto sul voto, al Gottardo passano circa 17000 veicoli al giorno al Belchen, galleria più vecchia di 10 anni, circa 55'000. Il paragone può reggere visto che è portato come argomento di appoggio anche questo risanamento?

Al cittadino di valutare, non di pancia ma di portafoglio.

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