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L'OSPITEPLR/Lega/UDC: coerenza à la carte

29.01.16 - 09:04
Domenico Barletta, Segretario cantonale PPD e Direttore di Popolo e Libertà
Foto Popolo e Libertà
PLR/Lega/UDC: coerenza à la carte
Domenico Barletta, Segretario cantonale PPD e Direttore di Popolo e Libertà

L’incomprensibile voto della maggioranza della deputazione ticinese composta dai leghisti Lorenzo Quadri e Roberta Pantani, dall’UDC Marco Chiesa e dai liberali radicali Ignazio Cassis e Giovanni Merlini, aveva da subito generato una reazione unanime nel nostro Cantone. Reazione che si è tramutata nella presentazione in un atto concreto da parte del capogruppo PPD Fiorenzo Dadò nell’ultima sessione parlamentare. Il Gran Consiglio Ticinese ha infatti approvato una risoluzione in cui si chiede all’Assemblea federale di ritornare sulla propria decisione oppure, a titolo di compromesso, si propone una proroga di tre anni della moratoria, in modo tale che le autorità preposte vengano obbligate a perseverare nella ricerca di soluzioni alternative.

Un voto importante che non è stato sostenuto unicamente dal gruppo PLR, in probabile imbarazzo davanti agli interessi lampanti del suo capogruppo alle camere federali Ignazio Cassis, che è presidente dell’associazione Curafutura che cura gli interessi delle più importanti Casse Malati del nostro paese.

Ma non è solo il PLR a doversi imbarazzare. Anche da parte della Lega dei Ticinesi, sempre pronta a denunciare il ruolo dei, citiamo, “cassamalatari” all’interno del Parlamento federale. Il voto dei suoi deputati a Berna è per fortuna dei ticinesi stato sconfessato dal gruppo parlamentare leghista che coerentemente con i proclami domenicali ha sostenuto l’iniziativa Dadò.

Il nostro partito e il nostro cantone hanno dimostrato che nonostante la distanza tra il Ticino e Berna, l’operato della deputazione è continuamente monitorato. Di conseguenza ogni decisione presa contro l’interesse del nostro Cantone verrà sistematicamente combattuta con i mezzi a nostra disposizione.

 

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