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L'OSPITEFuga dei cervelli e politica estera ticinesi

27.11.15 - 08:48
Matteo Quadranti, deputato PLR
Ti Press
Fuga dei cervelli e politica estera ticinesi
Matteo Quadranti, deputato PLR

Il 24 marzo 2014, con alcuni colleghi PLR, presentavo un’ interrogazione dal titolo “Aiutiamo le nostre migliori menti a restare o ritornare in Ticino” (n. 67.14). Accennando a quanto viene già fatto da altri Cantoni, formulavo al Consiglio di Stato alcune domande, considerazioni e proposte per “riportare a casa i cervelli” ticinesi. Il Consiglio di Stato rispose l’11 marzo 2015. Alcuni dati dell’Ufficio federale di statistica indicavano tutto sommato una situazione non eccessivamente preoccupante per quanto riguarda la realtà dei laureati/diplomati ticinesi.

Tuttavia il Governo, dando atto dell’importanza del tema segnalava che, oltre a dover migliorare le condizioni quadro generali (formazione, ricerca, qualità di vita, accesso al credito e a possibilità di carriera), intendeva sviluppare la piattaforma informatica www.ti.ch/oltreconfiniti (e la presenza sui social media) quale possibile rete di contatti coinvolgendo attivamente le associazioni di studenti e di ex-studenti ticinesi, nonché i servizi di collocamento delle università svizzere ed estere. Se questi contatti siano stati attivati e con quali risultati tangibili, non so. ll tema del “brain regain” era già stato inserito nel programma d’attuazione della politica economica regionale 2012-2015 ed è poi stato riaffermato tra le misure previste da quello per il quadriennio 2016-2019, approvato lo scorso mese di luglio dal Consiglio di Stato. Nella versione attualmente in vigore (pag.67) viene espressamente descritto un altro obiettivo per far fronte al tema della fuga di cervelli, ovvero la realizzazione di una rete di “ambasciatori” tramite le circa “30’000 personalità ticinesi all’estero”. In particolare il citato Programma spiega che “s’intende inter-connettere i talenti emigrati tra di loro e con il Ticino. In questo modo si avrebbe un accesso diretto ad una risorsa mondiale „immateriale“ che, attraverso il transfer di conoscenze e nuove opportunità di sviluppo congiunte, favorirà lo sfruttamento di una parte del know-how acquisito e coltivato all’estero.

La rete di ambasciatori permetterà inoltre di promuovere l’immagine del Ticino in tutto il mondo generando un effetto moltiplicatore”. Il tutto coinvolgendo anche la Fondazione AGIRE e le associazioni economiche. Di recente ho preso atto (cfr. Rassegna stampa 17.10.2015) che il DFE ha pubblicato la sezione web “Dal 1990 a oggi - Il nuovo Ticino” sul portale www4.ti.ch/can/oltreconfiniti/dal-1990-a-oggi/il-nuovo-ticino/, un progetto che vuole promuovere un’immagine positiva e attrattiva del nostro Cantone sia in Svizzera che all’estero (www4.ti.ch/can/oltreconfiniti/il-social-network/il-biglietto-da-visita-del-ticino/). Sul fronte degli “ambasciatori” è senz’altro lodevole anche l’iniziativa della swisscommunity (www4.ti.ch/can/oltreconfiniti/il-social-network/benvenuti-su-swisscommunity/) che tuttavia indica in poco meno di mille i ticinesi all’estero iscritti. Figurano poi alcune personalità straniere che hanno scelto in passato o oggi di vivere in Ticino, nonché qualche intervista a ticinesi che dopo aver lasciato il Ticino per studi e prime esperienze professionali sono poi rientrati. Quanti siano i visitatori di tale link e quali siano stati i reali contatti di promozione e scambio sarebbe interessante saperlo.

Forse il link non è dei meglio studiati a livello di visualizzazione tramite i motori di ricerca che operano per parole chiave. Mi sono sempre impegnato in parlamento per un Ticino aperto e proiettato attivamente verso la costruzione del proprio futuro guardando anche al di là dei confini e ciò pure in veste di membro dell’Intergruppo parlamentare Promozione economica e Politica “estera” cantonale. Ritengo perciò un peccato che delle iniziative e banche dati con notevoli potenziali di interscambio come quelle del Progetto OltreconfiniTI, gestito dal Servizio informazione e comunicazione (SIC) della Cancelleria, non trovino collocazione e sinergie migliori in un Progetto unico di Piattaforma web che raccolga tutto ciò che ha che fare con la promozione economica e la politica estera (dalla Regio Insubrica alle attività dei delegati ai rapporti transfrontalieri e con Berna, dalla promozione economica a quella turistica verso e dall’UE e il resto del mondo, dalle collaborazioni scientifiche e economiche agli arbitrati internazionali). Ma forse per arrivare a ciò bisognerebbe creare un Dipartimento ad hoc con relativo Consigliere di Stato.

 

 

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