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L'OSPITELa disinformazione non ci piace

16.11.15 - 15:00
Andrea Censi
tipress
La disinformazione non ci piace
Andrea Censi

Il 07 ottobre abbiamo inoltrato ricorso alla decisione del 24 agosto di USTRA, riguardante le modifiche di velocità del nuovo tratto stradale fra Bellinzona Nord e Roveredo (N13).

L’adeguamento delle velocità proposto da USTRA chiede un aumento delle velocità da 80 a 100 km/h su alcuni tratti e su altri la possibilità di variare la stessa fra gli 80 ed i 100. Su un comunicato stampa firmato USTRA apparso nella scorsa settimana sui media ticinesi, si sono dati gli aggiornamenti sul completamento del nuovo tracciato ed è stato comunicato che: “Contro la pubblicazione nel Foglio federale della segnaletica che indica il limite di velocità a 100 km/h (prima sullo stesso tratto vigeva il limite di 80 km/h) il 12 ottobre 2015 un gruppo di cittadini ha interposto un ricorso al Tribunale amministrativo federale. Questo ricorso per il momento fa sì che venga mantenuto il limite originario di velocità ad 80 km/h, così come durante la fase di cantiere. Per poter eventualmente introdurre in modo definitivo il limite di 100 km/h occorrerà dunque attendere la decisione del TAF, che dovrebbe giungere nei prossimi mesi.”

Con dispiacere apprendiamo che l’ufficio stampa di USTRA più che all’informazione si dedichi alla disinformazione, o meglio alla comunicazione parziale dei fatti (comprensibile da un partito politico ma non accettabile da un organo ufficiale della Confederazione). I 12 ricorrenti (fra i quali: Aramis Ambrosetti di Cama, Benjiamin Albertalli pilota e giornalista automobilistico, Gianmaria Albertalli municipale di Cama, Marco Chiesa consigliere nazionale, Fabio Käppeli granconsigliere, Davide Nollo di Cama, Lorenzo Quadri consigliere nazionale) rappresentati dal primo firmatario Andrea Censi hanno sì presentato ricorso alla decisione dell’USTRA d’introdurre i 100 km/h, non per mantenere la velocità agli attuali 80 (come travisa il comunicato USTRA), bensì per aumentarla a 120 km/h. Riteniamo infatti che il nuovo tracciato non abbia nessuna motivazione per limitare la velocità massima a 100 km/h. Invero con il rifacimento del manto stradale e la circonvallazione di Roveredo:

Le corsie sono state aumentate da una a due per direzione.
Lo spartitraffico è presente su tutto il tracciato.
L’asfalto posato è drenante e di ultima generazione.
L’ampiezza e la conformazione della strada equivale al tratto successivo (direzione Nord dopo Roveredo) dove già vige il 120.

A concetti acquisiti, possiamo affermare che il nuovo tracciato è stato costruito a tutti gli effetti con i parametri di un’autostrada (come confermatoci anche dal capo filiale di USTRA Bellinzona). Per queste motivazioni una limitazione della velocità a 100 km/h non è giustificabile.

Un secondo punto che ci ha messo in perplessità sulla buona fede di USTRA è la comunicazione che il limite di velocità sarà mantenuto ad 80 km/h, scaricando la responsabilità sui ricorrenti. Le possibilità a nostro avviso sono due, una più imbarazzante dell’altra: USTRA non è particolarmente afferrata sullo svolgimento d’un ricorso, oppure hanno già avuto un ripensamento sulla loro scelta d’introdurre i 100 km/h. Difatti nel ricorso da noi presentato viene chiesto un aumento della velocità e non una diminuzione, di conseguenza non sussiste legalmente alcun “effetto sospensivo” e non bisogna attendere la decisione del Tribunale amministrativo federale per poter introdurre i 100 km/h.

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