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L'OSPITEVeri progetti per la Svizzera

09.10.15 - 18:00
Raoul Ghisletta, candidato PS al Consiglio nazionale
TIpress
Veri progetti per la Svizzera
Raoul Ghisletta, candidato PS al Consiglio nazionale

Parliamo di progetti concreti per la Svizzera dei prossimi 4 anni. Il Partito socialista ne ha dieci nel suo programma elettorale, molto concreti ed interessanti.

Importanti per il Ticino sono sicuramente quelli per i salari e per l’alloggio. Vogliamo ottenere salari dignitosi tramite il rafforzamento dei contratti collettivi di lavoro e tramite l’obbligo di seguire la parità salariale tra uomo e donna a parità di funzione esercitata. E vogliamo aumentare il numero degli alloggi a prezzi accessibili per la popolazione residente: già ci siamo mossi a livello comunale e cantonale con proposte in fase di concretizzazione ed ora si tratta di rafforzare il sostegno agli investimenti in questo settore da parte della Confederazione.
Ovviamente il Partito socialista, che ha creato l’AVS in Svizzera, ha progetti importanti per la cassa malati, la famiglia e la terza età. Vogliamo ridurre i premi cassa malati a carico delle famiglie e delle persone a basso reddito. Per le famiglie con figli occorre inoltre rafforzare la rete di asili nido e di doposcuola a prezzi accessibili. Va rafforzata anche la qualità della formazione per i ragazzi, riducendo il numero massimo di allievi per classe e migliorando le risorse degli insegnanti per differenziare l’insegnamento in base al livello degli allievi. Per la terza età occorre mantenere un’AVS e un secondo pilastro dignitosi e flessibili (in base al percorso lavorativo delle persone).
Sono pure importanti i progetti del Partito Socialista legati all’ambiente: vogliamo una mobilità sempre più sostenibile e vogliamo uscire dal rischio nucleare.
Dove si prenderanno i soldi per finanziare questi progetti, che sono investimenti per il benessere della Nazione e il futuro della gente? Si faranno pagare imposte in base alla capacità contributiva delle persone e non con i soliti balzelli (uguali per tutti), come vogliono i partiti di destra.
Infine, come esponente dell’ala eurocritica del PS Ticino (non ne dispiaccia ai vertici leghisti, molto timorosi di perdere il cadreghino della Pantani… come se questo fosse la fine della Svizzera), a Berna mi batterò per contrastare il liberismo, che proviene dalla globalizzazione e dalle decisioni delle istituzioni finanziarie europee. Lavorerò per convincere il Partito socialista svizzero e l’Unione sindacale svizzera a prestare la dovuta attenzione ai problemi ticinesi, cosa per il Ticino molto più utile che le fughe in avanti e le minacce a vuoto dei leghisti nostrani.

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