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L'OSPITEIl turista è una persona, ascoltiamola

09.10.15 - 12:00
Elia Frapolli
Tipress
Il turista è una persona, ascoltiamola
Elia Frapolli

Un prodotto poco appetibile, anche se pubblicizzato con la migliore campagna marketing, non ha alcuna possibilità di avere successo. Dai dati diffusi lunedì dall’Ufficio statistica e riportati da questo giornale emerge un messaggio chiaro e inequivocabile: in Ticino il calo dei pernottamenti è diventato un fenomeno quasi cronico che va curato, e subito. Come? Non certo continuando ad imputare questa tendenza esclusivamente a fattori esterni come la meteo o il franco forte, e nemmeno aspettandosi ricette miracolose o bacchette magiche. È finito il tempo del marketing d'immagine e dei proclami con poca sostanza. Nell'era dei social il “bluff” dura meno di un battito di ciglia. Bisogna rimettere al centro il prodotto. Ovvero ogni anello della lunga catena di elementi che attraggono il turista: i beni, i servizi, le attrattive, ma anche la popolazione residente che deve garantire un’adeguata accoglienza. Anche chi di voi in questo momento sta leggendo questo articolo, può fare la sua parte.

Il prodotto Ticino, insomma, siamo tutti noi. Quest’anno l’Agenzia turistica ticinese si è mossa in modo non convenzionale introducendo, sull’onda della nuova legge, una nuova strategia marketing e un portale internet che a differenza del passato è interamente impostato sui bisogni del turista: li consigliamo e li aiutiamo a scegliere in base alle loro esigenze. Vedremo se, sul lungo periodo, queste novità ci daranno ragione. Il 2015 è stato anche l’anno in cui abbiamo dato vita al primo vero prodotto turistico di valenza cantonale gestito a braccetto con le quattro Organizzazioni turistiche regionali. Mi riferisco al progetto denominato “hikeTicino”, un ecosistema di canali di comunicazione, fisici e digitali, per valorizzare gli itinerari turistici della regione. Un prodotto nato dal basso, dai turisti stessi, che abbiamo interpellato più volte e con modalità differenti per capire come orientarci. Sempre più, il marketing per le masse si sta trasformando in marketing dove al centro c’è la persona, il singolo individuo.

Mai come oggi, di fronte a un’offerta turistica globalizzata, occorre differenziarsi, mettendo ancor più il cliente al centro. Nella prossima edizione di Obiettivo Turismo, l’evento rivolto agli operatori del settore in programma il 22 ottobre ad Arbedo-Castione, interverranno tra gli altri alcuni albergatori svizzeri che vantano storie di successo. Imprenditori che non si sono accontentati di offrire al visitatore vitto e alloggio, ma sono andati oltre. Uno di loro ha trasformato la sua struttura in un paradiso per le famiglie, con operatori che raccontano fiabe ai bambini prima di andare a dormire e molte altre attività per i più piccoli. Un’altra storia ci tocca più da vicino. È quella di un piccolo albergo costruito in granito e legno di larice in alta Val Rovana, a Campo Vallemaggia. “Questo albergo trasforma i vostri sogni in realtà…”, così lo descrive Mathias, utente di TripAdvisor. Il direttore della struttura, Vincenzo Pedrazzini, ha detto di aver rinunciato per principio a sovvenzioni comunali, cantonali o federali perché convinto che un progetto, se ben studiato, può avere successo anche senza sussidi statali. Follia, la sua? Forse sì. Oppure solo coraggio, voglia di fare e determinazione.

Oggi più che mai è necessario che gli imprenditori, la politica e le organizzazioni turistiche prendano in mano assieme e con coraggio le sorti del proprio destino. Non è più possibile aspettare che la situazione si sistemi da sola. Occorre dare vita al più presto a una cultura turistica che dovrà irradiare tutti gli anelli della catena. L’hostess che accoglie il visitatore all’aeroporto, il taxista, l’addetto alla reception, fino alla persona che fa da guida o qualunque altro individuo cui il visitatore si rivolge per informazioni o consigli. “Abbiamo ascoltato ciò che volevano i nostri clienti e ci siamo mossi in base ai loro suggerimenti. Le cose vanno bene se si presta attenzione", ha dichiarato il presidente della Delta Air Lines, John F. Smith. Impariamo tutti a prestare più attenzione.

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