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L'OSPITEL’Alp Transit inutile

03.10.15 - 16:22
Francesco vitali, candidato al Consiglio Nazionale per il Partito Comunista
L’Alp Transit inutile
Francesco vitali, candidato al Consiglio Nazionale per il Partito Comunista

Nel giro di qualche anno vedremo ultimate e in funzione la galleria di base del Gottardo, la cui inaugurazione è prevista per il 2016 e la galleria di base del Ceneri, che verrà invece inaugurata nel 2020. Questi due opere, in particolare la galleria di base del Gottardo, costituiscono  il fulcro del progetto Alp Transit e della NFTA (nuova ferrovia transalpina), possiamo quindi essere soddisfatti di quanto portato a termine in relazione agli obbiettivi che ci siamo posti?

Per rispondere a tale domanda occorre dapprima elencare quali fossero questi obbiettivi, ossia fondamentalmente portare il trasporto delle merci dall’autostrada alla ferrovia e fornire alla Svizzera una linea ad alta velocità che si inserisca nella stessa a livello europeo. In questo senso ricordo che il popolo svizzero voto votò ben due volte nel giro di due anni, la prima del ’92 specificatamente sul progetto Alp Transit e la seconda nel ’94 con l’iniziativa delle alpi. 

Attualmente abbiamo sì quasi ultimato il grosso del lavoro, ma senza la completezza assoluta del tracciato, sarà impossibile fare in modo che dei treni possano raggiungere la cosiddetta alta velocità. Infatti devono ancora cominciare i lavori della tratta Sementina-Gnosca, l’allacciamento all’alta velocità Lugano-Milano e la tratta Erstfeld-Altdorf; il rimando di questi lavori comporta che essi non saranno ultimati che tra qualche decennio. Se si fosse deciso di sbloccare subito questi finanziamenti potevamo attenderci di vedere adesso completata nel giro di qualche anno l’intera nuova linea ferroviaria. Al momento invece dovremmo solamente accontentarci di ridurre di qualche minuto i tragitti, senza avere un linea ad alta velocità, senza aumentare la capacità della rete e quindi senza poter trasferire le merci da gomma a rotaia. A tale proposito devono ancora cominciare i lavori di costruzione della tratta in galleria nel Gambarogno Cadenazzo-Luino, è infatti da questo tragitto che passano la maggior parte delle merci su rotaia che vengono dall’Italia per andare nel resto dell’Europa. Inutile dunque spiegare come la realizzazione completa di questo progetto abbia una rilevanza strategica per la Svizzera e soprattutto per il Ticino: pensiamo ad esempio ai posti di lavoro che potrebbero essere creati in ambito logistico per gestire questo enorme traffico di merci. Inoltre l’eliminazione quasi totale del passaggio dei TIR per tutto il Ticino, porterebbe grossi vantaggi  in termini di traffico stradale e qualità dell’aria nel nostro cantone. Nonostante un economia stagnante o addirittura in recessione in Europa in generale, si prevede comunque che il traffico merci e in parte quello passeggeri saranno in graduale aumento: vogliamo quindi farci sfuggire uno dei pochi settori con un potenziale di crescita e stabilità economica? Perché i nostri consiglieri a Berna non hanno lottato per sbloccare gli importanti crediti per completare il progetto, senza dover  aspettare altri decenni? Evidentemente si è preferito pensare al risparmio senza nessuna visione strategica e continuando a propagandare la famosa ora e mezza per raggiungere Zurigo dal Ticino, quando tra l’altro senza una linea ad alta velocità non è nemmeno possibile.

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