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L'OSPITESono cresciuta senza televisione

16.09.15 - 06:00
Mixaris Bianchera-Pérez Concepcion, Candidata al Consiglio Nazionale per il PS
Sono cresciuta senza televisione
Mixaris Bianchera-Pérez Concepcion, Candidata al Consiglio Nazionale per il PS

Nella società attuale la maggior parte dei bambini già da piccoli vengono cresciuti grazie alla televisione, che funge da Baby Sitter, alienandoli dalla realtà che li circonda. Vivere in un clima di finzione e senza poter interagire, può causare gravi disagi durante la crescita e nella vita adulta, provocando atteggiamenti, quali l'individualismo, l'egoismo, ecc... distruttivi verso se stessi e verso gli altri e il mondo circostante.

Ho ritenuto necessario fare questo breve preambolo per riuscire a comprendere, l'atteggiamento individualista e distaccato di molti politici di casa nostra. Quanta televisione avranno visto da bambini?

Lo show che si ripropone ogni 4 anni diventa sempre più deprimente, sono pochi quelli che riescono a parlare dei temi importanti senza accanirsi contro gli avversari. Politici che alle domande dei giornalisti, rispondono con altri argomenti, per non far capire agli spettatori, nonché possibili elettori, da che parte stanno.

Ma quello che stupisce di più è la mancanza di contatto con la realtà. Quante di queste persone sanno veramente cos'é la disoccupazione e la disoccupazione di lunga durata? Quante di queste persone non riescono ad andare avanti perché i Premi Cassa Malati e affitti sono troppo alti? Quanti di loro hanno vissuto sulla propria pelle cosa vuol dire essere immigrante?

Certo la mia è una provocazione, non è una colpa non essere stati vittime di questi drammi, ma diciamo che conoscerli da vicino aiuta a comprenderli meglio.

Il mercato del lavoro sempre più in degrado, non offre aspettative ne futuro a nessuno, soprattutto ai nostri giovani, che si ritrovano appena finita la formazione, a seguire programmi di inserimento tramite gli uffici di collocamento. Perché aspirare ad un posto di lavoro non è più un sogno, ma bensì un incubo. I fortunati che riescono a trovare un'occupazione si devono confrontare con le insidie del mondo lavorativo, paghe da fame, orari di lavoro “flessibili” e tutte le problematiche che derivano dalle mancanze di garanzie contrattuali.

Garanzie che vanno raggiunte attraverso il rafforzamento delle misure di accompagnamento degli accordi bilaterali in tempi brevi e tante altre misure a difesa di lavoratrici e lavoratori. 

Che i Premi Cassa Malati si innalzeranno ancora è notizia di questi giorni. Come si può vivere in un Paese dove ammalarsi è diventato un lusso? Far si che i Premi Cassa malati, siano pari al massimo al 10 per cento delle entrate di una economia domestica, deve essere possibile. Inoltre l'introduzione di quote minime di alloggi a pigione moderata è una necessità, e riguardo alla questione migranti, dobbiamo mantenere la nostra tradizione umanitaria e trovare la formula giusta per riuscire ad accogliere chi bussa disperato ai nostri confini. Occorre anche continuare a investire in piani di azione di sviluppo economico nei paesi di origini di queste persone affinché possano rientrare a casa loro.

Sono nata a Cuba, e per scelta dei miei genitori sono cresciuta senza televisione, con i valori di giustizia sociale e figlia di un padre internazionalista che ha seminato in me il valore della solidarietà. Forse questo ha fatto di me una persona migliore, ho vissuto sulla mia pelle molte di queste situazioni, sono donna, mamma e immigrante, rappresento gli anelli più deboli della società. Ho scelto di impegnarmi in politica perché fare la giurista non basta, ritengo che giustizia e legalità siano due cose diverse, quindi certa di avere le capacità e le motivazioni necessarie ho accettato la sfida. Perché a difendere gli interessi dei Ticinesi a Berna ci tengo davvero. Credo fermamente che non ci sia spazio né tempo per l'individualismo, l'isolamento ed il perseguimento degli interessi personali.

I temi sono molti, gli obbiettivi da raggiungere altrettanti, quindi non ci resta che, “spegnere la televisione” e seguire il consiglio di Cartesio” Dividere ognuna delle difficoltà in tante particelle, quante fosse possibile e necessario per meglio risolverle.”

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