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L'OSPITESvizzera: Quo vadis?

05.09.15 - 15:00
Tobiolo Gianella, Candidato PLR al Consiglio Nazionale
Ti-Press
Svizzera: Quo vadis?
Tobiolo Gianella, Candidato PLR al Consiglio Nazionale

La recente perizia del professore di diritto fiscale elvetico, europeo e internazionale René Matteotti commissionata dalla Segreteria di Stato per le questioni finanziarie internazionali (SFI), dichiara che lo scambio automatico di informazioni non è anticostituzionale. Tale conclusione è il segnale di un ulteriore indebolimento dello Stato di diritto nel nostro Paese.

Le libertà fondamentali della Svizzera come quella economica e di impresa, la riservatezza e la privacy dei cittadini sono sempre di più messi in pericolo da un Consiglio Federale che vuole a tutti i costi uniformarsi ai programmi e agli obiettivi di un'Unione Europea statalista e centralista il cui obiettivo è soltanto quello di dettare la politica economica e fiscale dei suoi Stati membri. Ma la Svizzera, seppur geograficamente e culturalmente profondamente europea, non è nell'Unione monetaria né tantomeno in quella politica dell'Europa. Ed è per questo che il Popolo svizzero, a più riprese, a scelto e sostenuto la via bilaterale piuttosto che l'adesione del nostro Paese all'Unione Europea.

Quale candidato PLR alle prossime elezioni federali e quale libero cittadino mi batterò con le unghie e coi denti affinché la Svizzera rimanga veramente uno Stato liberale (nel senso più completo del termine) e sociale. Uno Stato che mantenga la propria indipendenza e sovranità fiscale. Uno Stato che possa continuare ad annoverarsi tra le più moderne democrazie occidentali grazie al formidabile strumento della democrazia diretta. Uno Stato che mantenga un equo prelievo fiscale. Tutto questo non per i privilegi di pochi ma per gli interessi della nostra gente, ossia delle cittadine e dei cittadini che credono ancora in questi valori.

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