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L'OSPITEBasta telefonate degli assicuratori malattia

02.09.15 - 11:28
ACSI, Associazione consumatrici e consumatori della Svizzera italiana
Ti-Press
Basta telefonate degli assicuratori malattia
ACSI, Associazione consumatrici e consumatori della Svizzera italiana

Continue e incessanti telefonate tormentano i consumatori a tutte le ore del giorno: sono procacciatori di contratti di assicurazioni malattia che cercano di accalappiare nuovi clienti, sotto la maschera di ipotetici risparmi. L’ACSI denuncia questa pratica scorretta sempre più molesta e diffusa e invita consumatrici e consumatori a “tagliar corto” e, se riconoscono il numero di chi chiama, a non rispondere.

Anche due telefonate al giorno, nelle ore più impossibili per chiedere il passaggio a un’altra cassa malattia. Gli interlocutori non annunciano mai chiaro chi sono, solo il presunto nome di chi sta parlando (non ci sono prove dell’identità) e a mala pena si capisce di quale assicurazione si tratta, anche perché spesso parlano tedesco!

Queste telefonate le ricevono regolarmente anche i detentori dell’asterisco sull’elenco telefonico.

L’ACSI – delegata dal Cantone a fare per tutti (e non solo per i soci) consulenze gratuite e indipendenti sulle assicurazioni malattia – invita alla prudenza e a non fidarsi di questi procacciatori di contratti, molto attivi anche sui social. Il loro obiettivo, infatti, è di indurre gli assicurati a stipulare nuovi contratti per assicurazioni complementari.

Il rischio è di trovarsi con assicurazioni complementari in più istituti assicurativi (quindi con inutili doppioni da pagare) per lungo tempo, visto che la possibilità di disdire tali contratti è prevista anche dopo 3-5 anni!

L’ACSI ricorda anche che i premi per il 2016 per l’assicurazione obbligatoria LAMal non sono ancora stati approvati dalle autorità federale e resi pubblici. Normalmente la pubblicazione ufficiale avviene a fine settembre e gli assicurati hanno tempo fino a fine novembre per cambiare l’assicurazione malattia di base obbligatoria. Non c’è quindi alcuna fretta di decidere, tanto meno sotto le pressioni di individui sconosciuti e interessati.

Diverso il discorso per le assicurazioni complementari facoltative: il termine di disdetta è in genere fissato a fine settembre.

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