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L'OSPITEL’estate dell’ozono

22.08.15 - 07:00
Per i Verdi del Mendrisiotto Dott. med. Rolando Bardelli, Balerna
L’estate dell’ozono
Per i Verdi del Mendrisiotto Dott. med. Rolando Bardelli, Balerna

120 µg/m3 di concentrazione di ozono: per rispettare l’Ordinanza federale sull’inquinamento atmosferico e per salvaguardare la salute dei cittadini questo valore orario medio non dovrebbe essere superato più di una volta all’anno. Forse l’arrivo della pioggia ed il calo delle temperature faranno scendere i livelli di ozono sotto i 120 µg/m3. Intanto, durante questa estate con temperature molto elevate, il limite è stato superato non una, ma decine di volte. Il caldo e l’irradiazione solare aumentano la produzione di ozono e non possono essere evitati. Gli ossidi d’azoto ed i composti organici volatili, precursori dell’ozono, possono invece essere ridotti limitando in particolare il traffico veicolare.

Durante queste settimane problematiche per parecchi pazienti che soffrono di asma e di bronchite cronica è stato fatto qualcosa per migliorare la situazione? Sembra proprio di no: la velocità sull’autostrada tra Chiasso e Lugano non è mai stata ridotta. Nessuna opera di sensibilizzazione sul tema è stata seriamente messa in atto. Ancor meno sono state adottate misure restrittive sull’utilizzo delle automobili per gli spostamenti casa-lavoro: i pendolari continuano a viaggiare quasi sempre soli sul proprio veicolo.

A inizio luglio il Dipartimento del territorio ha messo in consultazione un progetto molto sensato: l’introduzione della “tassa di collegamento” per i posteggi delle aziende e dei centri commerciali che sono considerati grandi generatori di traffico; il ricavato permetterebbe di contenere la mobilità individuale motorizzata promuovendo in modo più deciso i trasporti pubblici, il car pooling ed in generale la mobilità aziendale sostenibile. Purtroppo subito si sono levate voci critiche che, in nome della promozione del libero commercio, intendono affossare sul nascere la tassa di collegamento. Si vede che la salute dei residenti nel Sottoceneri viene ritenuta meno importante dei profitti.

La situazione è preoccupante. Sarebbe però peccato scoraggiarsi e lasciare andare le cose come vanno, senza reagire. Come cittadini o come professionisti sanitari responsabili possiamo dare il nostro contributo informandoci, discutendo del problema con i nostri familiari ed i nostri amici, cambiando un po’ le nostre abitudini e sostenendo tutte le iniziative politiche che possono dare un contributo significativo al miglioramento dell’aria che respiriamo in Mendrisiotto e, in generale, nel nostro cantone.

 

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